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Lavoro

Le imprese italiane tornano ad assumere e ad avere fiducia nel futuro

Cinque i trend del 2020: dialogo fra tecnologia e capitale umano, formazione continua, reputazione, cultura d’impresa e valutazione per obiettivi

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Buone notizie per chi è in cerca di lavoro. Le aziende italiane, infatti, stanno ricominciando ad assumere. La svolta positiva è arrivata nel 2019 e, secondo le previsioni, proseguirà anche quest’anno. A dirlo l’Indagine sui trend del mercato del lavoro 2020 che InfoJobs, piattaforma di recruiting online n.1 in Italia, ha condotto su un campione rappresentativo di aziende iscritte al portale. Nel dettaglio, lo scorso anno, le imprese che hanno inserito nuove risorse sono state il 13% in più rispetto al 2018. Quest’anno il 58% delle società italiane è pronto a fare un numero limitato di assunzioni e un altro 23% vuole fare assunzioni più numerose. Le più ottimiste sono le medie aziende tra i 250 e i 500 dipendenti, che assumeranno in maniera consistente nel 66% dei casi. Ma quali sono le tendenze HR che più influenzeranno il mercato del lavoro nell’anno appena iniziato? Innanzitutto, la commistione fra tecnologia e capitale umano: secondo il 32% del campione, digitale e intelligenza artificiale diventeranno sempre più centrali per selezionare i candidati e soprattutto per valorizzare e formare il capitale umano presente in azienda.

I trend 2020 secondo le imprese italiane

Il 27% delle aziende pensa invece che nei prossimi mesi sarà cruciale la formazione continua: da un lato occorre incentivare un aggiornamento continuo dello staff, così da restare al passo con i tempi ed evolversi, dall’altro bisogna creare nuove figure professionali tailor-made che non esistono sul mercato. Il terzo trend 2020 (indicato dal 20,5%) sarà l’organigramma liquido: la valutazione delle performance si baserà sempre di più sugli obiettivi raggiunti, sull’autonomia e sull’empowerment. Il controllo gerarchico e la presenza costante in ufficio, dunque, diventeranno meno importanti. Per il 14% delle aziende non si potrà più prescindere dall’employer branding, poiché è solo una reputazione solida che può attrarre candidati e clienti e al tempo stesso mantenere alto l’engagement dei dipendenti. Infine, il 6,5% del campione pone grandi aspettative nel purpose aziendale e nella cultura d’impresa: sembra che la condivisione di valori e cultura a tutti i livelli diventerà parte fondamentale del business.

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