Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, è morto; dopo anni di lotte politiche e di successi sui suoi oppositori, il leader bolivariano non è riuscito a sconfiggere il tumore con cui combatteva da tempo. L’annuncio della scomparsa di Chavez è stato ufficializzato in diretta Tv da un commosso Nicolas Maduro vicepresidente venezuelano – e successore designato –che solo poche ore prima, accusando anche gli Stati Uniti, aveva parlato di complotto per il peggiorare delle condizioni del presidente. Il decesso di Chavez, 58 anni, è avvenuto alle 16.25 ora locale a causa di un aggravamento dei problemi respiratori provocati da “una nuova infezione” respiratoria. “Per la nostra patria questa è un momento di profondo dolore”, ha affermato Maduro aggiungendo però che “chi muore per la vita non può essere considerato morto” e invitando “il popolo” a scendere in piazza per onorare il defunto.
CHI ERA HUGO CHAVEZ. Ex colonnello paracadutista, Hugo Chavez è nato il 28 luglio 1954 a Sabaneta, nello stato di Barinas (est del paese) da una famiglia di insegnanti di campagna, è entrato presto nell’esercito. La sua vocazione politica nasce a 21 anni, quando rimase affascinato dalla figura di Simon Bolivar, l’eroe della liberazione latinoamericana; in quel momento , si legge in una biografia dell’Ansa, decise che sarebbe diventato non solo un uomo di potere, ma anzitutto – raccontava – uno in più tra il suo popolo. Per 14 anni al potere, Chavez non nascondeva la tentazione di voler guidare il Venezuela fino al 2031. Su tutti i fronti, dall’economia alla società, dalla politica alla cultura, ha cambiato radicalmente la faccia del Paese. Per i suoi oppositori è stato un volgare demagogo, che ha nascosto il proprio autoritarismo nella retorica populista. Per i suoi sostenitori – numerosi soprattutto nelle fasce marginali del Venezuela – è stato invece un autentico rivoluzionario, l’incarnazione della rivincita contro le ‘politiche neoliberali’ e ‘l’imperialismo’ che hanno dominato per lunghi anni Caracas e l’intera America Latina.
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