Classe 1967, milanese, laureato all’Università Bocconi in Marketing, Luca de Meo ha costruito una carriera fulminante partendo da una passione d’infanzia per le automobili. Dopo una breve esperienza in Renault, entra in Toyota contribuendo al lancio della Yaris, ma è in Fiat che avviene il salto di qualità grazie all’intuizione di Sergio Marchionne.
Nel 2002 approda a Torino e rilancia Lancia con campagne mirate al pubblico femminile. Marchionne lo promuove a capo del marketing Fiat a soli 37 anni, affidandogli la rinascita del marchio attraverso una comunicazione innovativa. È lui l’uomo dietro il ritorno della Fiat 500, simbolo della nuova era dell’azienda. Da lì, la nomina ad amministratore delegato di Alfa Romeo e il passaggio, nel 2009, al gruppo Volkswagen. In Seat diventa Ceo nel 2015, rivoluziona la gamma con Suv e crossover e lancia il brand Cupra, un successo ancora oggi.
Nel 2020 Renault lo chiama per guidare il rilancio dopo la crisi post-Ghosn. De Meo risponde con la “Renaulution”: elettrificazione, modelli iconici rinnovati, divisioni specializzate come Ampere, e un bilancio da record nel 2024. Anche in politica industriale, il suo ruolo è stato centrale: da presidente dell’Acea ha sfidato Bruxelles sulle politiche per l’automotive, schierandosi per vetture più piccole e agili.
Visionario, creativo, diretto. Ma anche manager di sintesi, capace di adattarsi ai contesti. Dopo oltre trent’anni nell’automotive, si prepara a reinventarsi nel mondo del lusso. A testimoniarlo, il nuovo incarico al vertice di Kering, dove le sue capacità di trasformazione saranno più che mai messe alla prova.
© Riproduzione riservata