Natural Language Processing: come l’AI semplifica contratti, report e assistenza clienti

Come l’elaborazione del linguaggio naturale aiuta le aziende a gestire documenti, dati e clienti con AI e modelli linguistici avanzati

Natural Language Processing: come l’AI semplifica contratti, report e assistenza clienti© Shutterstock
Il Natural Language Processing (NLP), in italiano “elaborazione del linguaggio naturale”, è diventato negli ultimi anni una delle tecnologie più trasformative per le aziende. È la capacità delle macchine di comprendere, analizzare e generare il linguaggio umano, trasformando testi e conversazioni in informazioni utilizzabili. Non è più un tema da laboratorio: l’NLP è ormai al centro della produttività aziendale, della gestione documentale e dei servizi al cliente.

Grazie a apprendimento automatico, algoritmi di machine learning e deep learning e ai large language model (LLM), questa tecnologia riesce a leggere contratti, estrarre dati dai report e rispondere a clienti e colleghi in tempo reale. I benefici sono già tangibili: risparmio di tempo, riduzione degli errori e una nuova capacità di prendere decisioni basate sui dati.

Perché l’NLP è una priorità per le aziende

Gli studi dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, Gartner e McKinsey convergono: le soluzioni di NLP possono essere un fattore di vantaggio competitivo. Più del 75% delle aziende che le usano oggi prevede di aumentare investimenti entro 18 mesi.

L’NLP è oggi parte delle strategie di trasformazione digitale. In Italia aziende come Eni, Enel e Intesa Sanpaolo hanno creato hub interni di competenza sull’AI per gestire progetti di analisi testi e automazione documentale. Nel settore sanitario, ospedali come il San Raffaele di Milano sperimentano l’NLP per supportare medici e ricercatori nell’analisi delle cartelle cliniche, riducendo tempi di diagnosi e migliorando l’uso dei dati clinici. Nel retail, l’analisi di recensioni e scontrini elettronici viene automatizzata per capire tendenze di consumo.

Negli ultimi due anni, il mercato globale dell’NLP è cresciuto a doppia cifra e secondo Precedence Research raggiungerà oltre 100 miliardi di dollari entro il 2030. In Italia, secondo l’Osservatorio del Polimi, il valore si è quasi raddoppiato rispetto al 2022, trainato dalla domanda di automazione documentale e di customer care avanzato.

Oltre alla riduzione di tempi e costi, l’NLP migliora la qualità delle decisioni. Questi sistemi non sostituiscono il giudizio umano, ma offrono insight più rapidi e accurati.

Secondo Accenture, i benefici diretti comprendono riduzione del 30% dei tempi di gestione delle pratiche e risparmi fino al 25% sui costi operativi.

Contratti e report: l’estrazione dati documentali

Uno dei campi più concreti di applicazione è l’automazione dei documenti. Contratti, bilanci e report spesso sono di grandi dimensioni e richiedono ore di lettura manuale.

Un sistema OCR digitalizza il testo se il documento è cartaceo. L’NLP legge e interpreta il contenuto, individuando automaticamente clausole, date, importi e punti critici. Questo processo libera i professionisti da compiti ripetitivi e aumenta la precisione.

Casi aziendali

Enel usa NLP e intelligenza artificiale per analizzare contratti di fornitura e compliance ambientale. Intesa Sanpaolo sperimenta sistemi per analizzare documenti legali e segnalare anomalie. KPMG e Deloitte hanno adottato piattaforme di Intelligent Document Processing per rivedere migliaia di pagine di documenti contabili. JP Morgan utilizza COiN (Contract Intelligence), un sistema NLP capace di esaminare centinaia di migliaia di contratti di credito in pochi secondi.

Nelle assicurazioni l’AI individua incongruenze e incrocia i dati per segnalare frodi. Anche nel settore pubblico alcuni comuni italiani stanno sperimentando soluzioni di lettura automatica dei bandi e delle pratiche edilizie per accelerare le approvazioni.

Nel settore finanziario, l’analisi automatica dei report trimestrali consente di estrarre indicatori chiave e confrontarli velocemente, aiutando a prendere decisioni di investimento più consapevoli.

Questa tecnologia viene oggi integrata anche nelle pmi. Una media impresa che produce componentistica industriale ha raccontato, in un recente convegno, di aver ridotto del 60% il tempo speso per revisioni contrattuali semplicemente adottando un motore NLP pre-addestrato.

Natural Language Processing: come l’AI semplifica contratti, report e assistenza clienti

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L’analisi testi con AI per capire il mercato

L’NLP è anche uno strumento di ascolto. Attraverso la sentiment analysis, le aziende monitorano social media, blog e recensioni per capire in tempo reale la percezione del pubblico.

Un brand della moda può lanciare un nuovo prodotto e sapere nel giro di poche ore se il sentimento è positivo o negativo e agire di conseguenza. Nel turismo, grandi operatori leggono recensioni e commenti per anticipare crisi reputazionali. Anche nel settore automobilistico i produttori usano l’AI per capire le preferenze dei consumatori su modelli, optional e servizi.

Nel campo politico e istituzionale, i sistemi di analisi testi vengono usati per comprendere l’umore dell’opinione pubblica e la risposta a provvedimenti o riforme. Aziende di sondaggi e centri studi utilizzano questi modelli per estrarre opinioni da milioni di post e commenti online.

Secondo Forrester, l’uso combinato di NLP e intelligenza artificiale per queste analisi porta a decisioni di marketing più veloci e accurate.

NLP customer service: chatbot e assistenti virtuali

Il customer service è l’area dove le persone percepiscono di più il valore dell’AI. Gli assistenti virtuali comprendono linguaggio colloquiale, gestiscono simultaneamente migliaia di interazioni e offrono risposte immediate.

Secondo Gartner, entro il 2027 il 25% delle aziende userà i chatbot come canale principale di assistenza.

Caso Würth Italia

Würth ha implementato un assistente virtuale creato dalla startup indigo.ai: gestisce circa 7.000 conversazioni al mese e il 96% delle richieste senza operatore umano. Nei primi sei mesi ha servito oltre 30.000 utenti.

Il chatbot lavora su tre livelli: risposte a FAQ, integrazione con i sistemi aziendali per fornire dati personalizzati e passaggio all’operatore umano per le richieste complesse.

Altri esempi

Poste Italiane utilizza un assistente per tracciare spedizioni e prenotazioni; Intesa Sanpaolo offre chatbot per servizi bancari; compagnie aeree come Lufthansa usano NLP per informare in tempo reale su voli e bagagli. La pubblica amministrazione sta iniziando a testare sportelli virtuali conversazionali per certificati e appuntamenti.

Secondo Corriere Comunicazioni, il 47% dei consumatori italiani gradirebbe un contatto proattivo da parte dell’AI per segnalare problemi e il 33% apprezza consigli personalizzati.

L’integrazione di NLP nei sistemi di Crm consente inoltre di personalizzare le risposte sulla base della cronologia dei contatti, creando un’esperienza più coerente.

Un altro esempio arriva da una banca estera che, grazie all’AI, è riuscita a gestire il 70% delle richieste di assistenza via chat senza operatori umani, ottenendo un risparmio stimato di oltre 10 milioni di euro l’anno.

Assistenti vocali e riconoscimento

La stessa tecnologia è applicata anche alla voce. I sistemi di riconoscimento vocale trascrivono e comprendono le richieste al call center, smistando automaticamente le chiamate o suggerendo agli operatori articoli pertinenti da consultare. La sentiment analysis vocale valuta il tono di voce per capire se il cliente è soddisfatto o irritato.

Questi strumenti stanno arrivando anche nelle pubbliche amministrazioni italiane per guidare i cittadini tra i servizi online.

Motori di ricerca e knowledge base intelligenti

Con l’NLP, i motori di ricerca aziendali diventano più simili a un dialogo. Invece di sfogliare cartelle, un dipendente può chiedere “mostrami i contratti in scadenza a settembre” e ottenere subito un riepilogo.

I modelli linguistici di grandi dimensioni permettono di creare chatbot interni che leggono documentazione aziendale e forniscono sintesi precise. Questo è utile per aziende con archivi molto vasti, come le utilities o la pubblica amministrazione.

Sfide, etica e regolamentazione

Nonostante i vantaggi, ci sono sfide importanti: qualità dei dati, lingua italiana con poche risorse, privacy e necessità di supervisione. Il linguaggio naturale è complesso e diverso dai linguaggi di programmazione: l’ironia o i modi di dire restano difficili da interpretare.

C’è poi un tema etico: come evitare bias negli algoritmi e garantire trasparenza nelle decisioni automatizzate? L’Europa sta lavorando con l’AI Act per regolamentare questi aspetti. Un altro fronte è quello della sostenibilità ambientale: i modelli di grandi dimensioni consumano molta energia per l’addestramento, e le aziende stanno studiando come ridurre l’impatto.

Un ulteriore nodo è legato all’accettazione da parte dei lavoratori: l’adozione di strumenti NLP richiede programmi di formazione e change management per accompagnare le persone a convivere con l’AI.

AI generativa e nuove frontiere

Con i large language model di nuova generazione, l’NLP entra in una fase evoluta. I modelli generativi, come GPT-4, permettono di riassumere documenti complessi, preparare rapporti interrogando dati interni e fornire raccomandazioni personalizzate a manager e clienti.

Le aziende sperimentano anche la ricerca semantica avanzata: un dirigente può chiedere un’analisi sull’ultimo trimestre e ottenere una sintesi basata sui dati interni.

Secondo AI4Business e gli Osservatori Digital Innovation del Polimi, l’80% delle aziende che adottano NLP misura benefici concreti in produttività e velocità di risposta.

Nel 2024 alcune aziende italiane hanno iniziato a testare assistenti generativi interni per supportare i propri team legali e finanziari, dimostrando come questi strumenti possano velocizzare attività complesse.

Competenze e impatto sul lavoro

Questa trasformazione porta nuove esigenze di competenze: servono figure in grado di comprendere modelli NLP, dati e processi aziendali. Crescono i ruoli di AI trainer, data scientist e consulenti specializzati. L’uso diffuso di queste tecnologie stimola la formazione interna e partnership tra imprese e università.

L’AI non sostituisce il personale, ma lo affianca: automatizza le attività ripetitive lasciando alle persone creatività e decisioni strategiche. L’essere umano resta al centro.

Conclusione

Dalla gestione di contratti e report al NLP customer service, il Natural Language Processing sta cambiando i processi aziendali.

Le imprese che sapranno integrare AI e linguaggio naturale otterranno vantaggi competitivi e servizi più rapidi e personalizzati. Il futuro è una collaborazione sempre più stretta tra persone e algoritmi.

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