Curiosità, networking ed errori: così si diventa esperti di dati

Curiosità, networking ed errori: così si diventa esperti di dati© Shutterstock

In un’epoca in cui l’alfabetizzazione assume nuove forme, la capacità di leggere, comprendere e usare i dati diventa una competenza centrale per affrontare le sfide del presente e del futuro. È questa la prospettiva con cui Sas, multinazionale leader nell’analisi dei dati e nell’intelligenza artificiale, celebra l’International Literacy Day promosso dall’Unesco e in programma l’8 settembre.

Secondo Idc, entro il 2025 il volume mondiale dei dati crescerà di dieci volte. In questo scenario, data literacy e AI literacy non sono più competenze opzionali, ma strumenti fondamentali per l’innovazione, sia in ambito accademico che professionale. Tuttavia, in Italia solo il 22% della popolazione in età lavorativa possiede competenze digitali avanzate: un dato che evidenzia la necessità di percorsi formativi accessibili, inclusivi e aggiornati.

Il successo passa da curiosità, relazioni e attitudine all’errore

Per Sas, il percorso verso una maggiore alfabetizzazione digitale non si basa solo su competenze tecniche, ma anche – e soprattutto – su qualità umane. Curiosità, fare networking e capacità di sbagliare sono le tre leve fondamentali per diventare davvero esperti nel mondo dei dati.

Fare della curiosità il proprio punto di forza è il primo consiglio. In un contesto lavorativo fluido, la volontà di esplorare e fare domande è una competenza strategica. Sas promuove questa mentalità attraverso iniziative come la Curiosity Cup, una competizione internazionale che stimola studenti di tutto il mondo a risolvere problemi concreti con strumenti di data science. Solo nell’ultima edizione, hanno partecipato oltre 100 squadre provenienti da 19 Paesi.

Il secondo consiglio riguarda l’importanza delle relazioni. Non si tratta di accumulare contatti, ma di costruire una rete solida basata su fiducia e ascolto. L’azienda americana sostiene questo approccio attraverso partnership con oltre 55 programmi universitari in tutto il mondo, offrendo strumenti come il Sas Educator Portal, che aiuta i docenti a integrare l’AI e l’analisi dei dati nei programmi scolastici, e il Sas Skill Builder for Students, un portale pensato per accompagnare gli studenti verso le prime esperienze professionali nel settore.

A questo si aggiunge la Sas Certification and Skills Directory, una piattaforma che permette ai datori di lavoro di identificare i candidati più qualificati sulla base delle competenze certificate acquisite tramite corsi ad hoc.

Il terzo consiglio è non aver paura di sbagliare. Come ribadito più volte nel mondo dell’imprenditoria, l’errore non va evitato, ma accolto come parte integrante del processo di apprendimento. Secondo Sas, mettere in discussione le proprie certezze è il primo passo per migliorare. È con questo spirito che l’azienda mette a disposizione una vasta gamma di risorse gratuite, inclusi corsi online e ambienti di calcolo come Sas Viya for Learners e il nuovo Viya Workbench for Learners, lanciato nel 2024, che offre accesso on-demand a strumenti professionali di programmazione in cloud.

Nello stesso anno, oltre 300.000 studenti e insegnanti hanno potuto usufruire delle offerte software gratuite dell’azienda, contribuendo a diffondere una cultura di formazione continua e inclusiva.

Verso una nuova alfabetizzazione

L’International Literacy Day non è più solo un’occasione per riflettere sull’importanza di saper leggere e scrivere, ma anche – e forse soprattutto – sul valore di comprendere e interpretare i dati.

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