Inaugurata Monteleone21, la nuova casa esperienziale dell’Amarone

Il nuovo polo produttivo ed enoturistico di Masi in Valpolicella coniuga innovazione architettonica, cultura del vino e valorizzazione del territorio

Inaugurata Monteleone21, la nuova casa esperienziale dell’AmaroneCourtesy of Masi Wines

Nel cuore della Valpolicella Classica, a pochi chilometri da Verona e dal Lago di Garda, sorge Monteleone21, il nuovo polo produttivo, enoturistico ed esperienziale firmato Masi Agricola. Non si tratta solo di una cantina: Monteleone21 è un progetto ambizioso, pensato per raccontare e celebrare il vino – in particolare l’Amarone – come patrimonio culturale, identitario ed economico del territorio.

Annunciato in occasione del 250esimo anniversario dell’azienda, aperto ufficialmente al pubblico il 30 maggio 2025, Monteleone21 si propone come un luogo dove il vino non si limita a essere degustato, ma diventa racconto, emozione, cultura. La struttura è il fulcro del progetto Masi Wine Experience, un programma articolato di tour, degustazioni ed eventi, pensato per coinvolgere il visitatore in un viaggio tra passato e futuro, tra vigne e architettura, tra storia e innovazione.

L’obiettivo è rispondere alle nuove esigenze del consumatore, sempre più attratto dalla prossimità con i valori del brand, dalla trasparenza e dall’identità territoriale. In questo senso, Monteleone21 rappresenta la “brand house” di Masi, ma anche un portale d’accesso alla Valpolicella e un simbolo dell’enocultura italiana.

Un’architettura che valorizza l’anima del vino

Il progetto architettonico nasce da un’idea del compianto Libero Cecchini, figura centrale dell’architettura veronese del secondo Novecento, e prende forma attraverso il lavoro dello studio veneziano guidato da Giovanna Mar. Al centro della visione: uno spazio che fosse al tempo stesso funzionale e ispirazionale, capace di interpretare la vocazione culturale del vino e del territorio.

Il cuore del progetto è una grande piazza coperta (in foto), concepita come luogo d’incontro e contemplazione, in dialogo con le vigne circostanti. La corte circolare diventa così il centro simbolico del complesso, enfatizzando la connessione tra paesaggio, architettura e produzione enologica.

Il progetto nasce anche come risposta a un settore vitivinicolo in rapida trasformazione. Come ha dichiarato l’a.d. di Masi, Federico Girotto, la sfida oggi è andare oltre la bottiglia: il vino deve essere vissuto come strumento di valorizzazione del territorio e veicolo culturale.

Un modello per l’enoturismo del futuro

Oltre alla produzione vinicola, Monteleone21 ospita anche spazi dedicati all’arte contemporanea, come l’attuale installazione L’Anima dell’Amarone di Fabrizio Plessi, visibile nel fruttaio monumentale alto 12 metri. Un esempio di come l’enoturismo possa dialogare con altre forme espressive, diventando esperienza culturale a tutto tondo.

Come sottolineato dal presidente Sandro Boscaini, Monteleone21 è solo l’inizio di un percorso: “Con il tempo arricchiremo l’offerta con nuove esperienze, modellate sulle aspettative dei nostri ospiti. È un invito a intraprendere con Masi e i suoi 250 anni di storia un cammino che continuerà a sorprendere e ispirare”.

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