La prima metà del 2025 conferma la traiettoria di crescita di EssilorLuxottica, che archivia i sei mesi chiusi al 30 giugno con ricavi pari a 14 miliardi di euro, in aumento del 5,5% a cambi correnti e del 7,3% a cambi costanti. Tutte le aree geografiche e tutti i segmenti hanno contribuito al risultato, con una spinta decisiva dal canale Direct to Consumer, cresciuto a doppia cifra a cambi costanti, e dal successo della gamma di occhiali intelligenti.
I numeri presentati dal gruppo guidato da Francesco Milleri mostrano come il settore stia cambiando rapidamente, con l’occhiale che diventa sempre più una piattaforma tecnologica.
Smart glasses protagonisti della crescita
La performance è stata trainata soprattutto dai Ray-Ban Meta, che nel primo semestre hanno più che triplicato le vendite (+200%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato ha spinto la società a lanciare a giugno la nuova linea Oakley Meta, che arriverà nei negozi entro l’estate con una tecnologia migliorata e una batteria di lunga durata.
Accanto agli occhiali intelligenti, cresce anche il nuovo prodotto Nuance Audio, dedicato ai disturbi uditivi. Lanciato a febbraio, è già distribuito in 10 mila punti vendita in Europa e Nord America e ha raccolto feedback molto positivi dai consumatori.
Utile operativo stabile e obiettivi confermati
Nei sei mesi, l’utile operativo adjusted è salito a 2,532 miliardi di euro, in aumento del 4,1% a cambi correnti e del 7,1% a cambi costanti, mantenendo un margine del 18,3% sui ricavi a cambi costanti. L’utile netto adjusted si è attestato a 1,799 miliardi di euro, in progresso del 3,1% (+6,1% a cambi costanti).
Il free cash flow consolidato è stato pari a 951 milioni, mentre le disponibilità liquide a fine giugno ammontavano a 2,79 miliardi. L’indebitamento netto è salito a 11,26 miliardi, anche per effetto delle acquisizioni portate a termine nel periodo.
La spinta del retail e l’effetto cambi
Nel solo secondo trimestre, il gruppo ha registrato ricavi per 7,175 miliardi di euro, in aumento del 3,2% a cambi correnti e del 7,3% a cambi costanti, con una crescita particolarmente sostenuta nell’area Emea (+9,1% a cambi costanti) e nel canale retail.
Gli effetti negativi del cambio e dei dazi statunitensi hanno parzialmente inciso sui margini, ma non hanno fermato la crescita. La società conferma così l’obiettivo di raggiungere entro il 2026 ricavi tra i 27 e i 28 miliardi e un margine operativo adjusted tra il 19 e il 20% a cambi costanti.
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