Intesa Sanpaolo, semestre da record e utili oltre 5 miliardi

Carlo Messina festeggia i migliori sei mesi di sempre: ricavi record, utile netto a 5,2 miliardi e 8,2 miliardi in arrivo agli azionisti nel 2025

Intesa Sanpaolo, semestre da record e utili oltre 5 miliardi

Intesa Sanpaolo archivia il miglior primo semestre della sua storia, un risultato che va oltre gli utili distribuiti dalla banca e spinge il titolo in vetta a Piazza Affari con un rialzo del 4,39% e una capitalizzazione vicina ai 100 miliardi. L’amministratore delegato Carlo Messina ha presentato i conti parlando di una banca “capace di garantire un Roe al 20% e di mantenerlo nel tempo” senza ricorrere a operazioni straordinarie.

Nei primi sei mesi dell’anno, l’utile netto è salito a 5,2 miliardi di euro, in crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo il secondo trimestre ha prodotto 2,6 miliardi, battendo le stime degli analisti. I ricavi complessivi sono stati pari a 13,8 miliardi (+1,1%), grazie all’aumento delle commissioni (+4,7% a 4,9 miliardi) che ha compensato la flessione del margine di interesse. I costi operativi restano stabili a 5,2 miliardi, con un rapporto cost/income in calo al 38% e un coefficiente CET 1 al 13,5%.

Dividendi e ritorno agli azionisti

Nel semestre sono maturati circa 3,7 miliardi di dividendi e il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto dividendi di 3,2 miliardi che sarà distribuito in autunno. Considerando il saldo già pagato a maggio, il buyback di giugno e l’interim di novembre, nel 2025 gli azionisti riceveranno almeno 8,2 miliardi di euro.

Messina ha sottolineato che l’extra utile non sarà usato solo per remunerare nel breve termine ma anche per costruire le basi della banca del futuro, puntando su efficienza, riduzione dei costi e sinergie interne.

I BILANCI DELLE AZIENDE

Strategie e mercato

Il banchiere ha ribadito la volontà di tenersi fuori dal risiko bancario che agita il settore italiano, definendolo “da far west”. Al contrario, la strategia di Intesa punta su crescita organica, private banking e wealth management, settori nei quali la banca ha già attratto professionisti da altri istituti. Messina si è detto certo che questa fase di consolidamento porterà nuove quote di mercato al gruppo.

Sul fronte dei prestiti, la banca prevede una ripresa nel secondo semestre, dopo una leggera contrazione nella prima parte dell’anno, favorita dal calo della pressione competitiva. Intanto, l’esposizione verso la Russia è stata ridotta del 91% scendendo sotto lo 0,1% del totale crediti.

Uno sguardo al futuro

Guardando avanti, il gruppo punta a un utile netto ben oltre i 9 miliardi nel 2025 e a mantenere un ritorno sul capitale sopra il 20% anche nei prossimi anni. Il nuovo piano industriale, ora in fase di definizione, si baserà sullo stesso modello di business, con un’attenzione crescente al digitale – Isybank ha già raggiunto un milione di clienti – e a una forte componente di wealth management e servizi di consulenza.

Messina si è detto fiducioso sugli esiti degli stress test europei, convinto che confermeranno la “posizione eccellente” di Intesa Sanpaolo, definita “una banca unica in Europa per solidità e sostenibilità dei risultati”.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata