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Hi-Tech

Electrolux, un secolo di futuro

Se il termine smart home è più recente, il concetto di “casa intelligente” è nato anche grazie al contributo dell’azienda svedese, che 100 anni fa iniziò a plasmare in meglio le nostre vite

Piani di cottura a in­duzione, che guida­no passo passo alla preparazione dei piatti più elaborati e cuociono cibi in au­tonomia sulla base dell’alimento prescelto; forni control­labili con la voce o a distanza tramite telecamere integrate e al supporto di uno smartphone; aspirapolvere sem­pre più avanzati, capaci di ripulire casa da soli; lavatrici attente ai consu­mi, che dosano il detersivo per evita­re sprechi e preservare gli indumen­ti più a lungo. Pochi lettori resteranno sorpresi da queste funzioni, perché la tecnologia ha reso l’innovazione una consuetudine delle nostre vite, abituandoci di fatto a concetti che solo fino a pochi anni fa avremmo defini­to futuristici. Viviamo nell’epoca del­la smart home, dove le famiglie hanno la possibilità di vivere al centro di un universo connesso, plasmato per mi­gliorare la vita delle persone.

Una vita che non è mai stata facile, ma di certo è cambiata in meglio negli ul­timi 100 anni. Merito anche dell’intu­izione di Axel Wenner-Gren, un rap­presentante svedese che nel 1908 rimase rapito dall’oggetto esposto in una vetrina di Vienna: un aspirapol­vere elettrico americano, ingombran­te e dal peso di 20 chili. Il giovane ven­ditore comprese il potenziale di quel prodotto che, se rielaborato, reso più pratico e leggero, avrebbe migliorato la vita di milioni di persone. La collaborazione tra Wenner-Gren e la sve­dese Elektromekaniska portò alla nascita dei primi innovativi aspirapol­vere dell’epoca, ma fu nel primo Do­poguerra, con il cambio di denomi­nazione della società di Stoccolma in AB Elektrolux, avvenuto il 29 ago­sto del 1919, che l’odierna Electrolux pose il primo pilastro per il succes­so e l’espansione globale. L’esperien­za maturata negli anni precedenti por­tò, nel 1921, al lancio del Lux Model V; un precursore degli aspirapolve­re moderni, il primo veramente mobi­le e pensato per un utilizzo domesti­co (era apprezzato anche dagli uomini per la cura dei cavalli). La sua legge­rezza – solo 5 chili rispetto ai 14 del Lux I lanciato nel 1912 – e manovrabili­tà, assicurata da innovative guide me­talliche laterali e un tubo flessibile, ri­voluzionò e rese più semplici i lavori domestici. La casa stava diventando più “intelligente”, nonostante il concetto di smart home sarebbe arrivato solo con il nuovo millennio.

Le guide metalliche e il tubo flessibi­le furono due innovazioni volute for­temente da Axel Wenner-Gren che, a differenza di altri noti imprendito­ri svedesi, non era né un inventore né un ingegnere. La sua grande forza, ol­tre a comprendere con anticipo le esi­genze delle persone, era uno spiccato approccio fantasioso e non convenzio­nale alle vendite e al marketing. Tutti in azienda conoscono la storia di come riuscì a vendere un aspirapolvere in Vaticano, superando quattro aziende concorrenti: ognuna avrebbe dovuto pulire un pezzo di moquette, Wenner-Gren eseguì la sua dimostrazione per ultimo, ripassò i campioni della con­correnza e, riempiendo il sacchetto per la polvere, dimostrò l’efficacia del­la macchina Electrolux.

L’intuizione del fondatore fu deter­minante anche nel primo elettrodo­mestico da cucina Electrolux, un fri­gorifero frutto dell’invenzione di due giovani ingegneri, i primi a utilizzare una fonte di calore – una fiamma a gas – per far avanzare il processo di raf­freddamento. Wenner-Gren rilevò l’a­zienda e trasformò quel refrigeratore in un best-seller mondiale anche attra­verso il geniale slogan “la fiamma che raffredda”. Erano gli albori degli anni 30, epoca in cui i consumatori non vo­levano solo affidabilità, ma iniziavano a cercare anche stile ed eleganza negli elettrodomestici. Come le grandi corti rinascimentali si circondarono dei più grandi artisti, Electrolux iniziò a reclu­tare i migliori designer statunitensi, focalizzandosi fortemente sulle linee dei prodotti; dalla fine degli anni 30 l’azienda divenne velocemente leader globale del settore e facilmente asso­ciata alla sua gamma di prodotti iconi­ci. Come il frigorifero L300 progettato da Raymond Loewy, uno dei principa­li designer industriali del XX secolo: lanciato nel 1940, riscosse subito un successo enorme per i suoi bordi de­licatamente arrotondanti, il color cre­ma e la porta a molla apribile al tocco. Tra gli anni 40 e 50, quando le donne entrarono nella forza lavoro, Electrolux sviluppò prodotti per la cucina per semplificare le faccende di casa con prodotti rivoluzionari. All’assistente di cucina seguì la prima lavatrice per uso domestico, il modello W20 del 1951, soprannominata “ala galleggiante” per la forma del suo agitatore, innovati­va anche perché permetteva di pre­parare un nuovo carico mentre si procedeva all’asciugatura del primo. Nel 1959, nello stesso anno in cui vie­ne introdotto il primo frigocongelato­re combinato, debutta sul mercato la D10, la prima lavastoviglie, sopranno­minata per la sua forma the round jar (vasetto rotante). In un momento in cui le cucine non erano ancora pronte ad accogliere un nuovo elettrodome­stico da incasso, la D10 poteva essere posata comodamente sul piano da cu­cina e, in meno di dieci minuti, lavare i piatti necessari per una cena di cinque persone. Una rivoluzione se si consi­dera che, in base alle ricerche di mer­cato dell’epoca, una famiglia di quat­tro persone impiegava in media 45 giorni l’anno per lavare i piatti a mano. Così come fu rivoluzionario, nel 1969, il lancio del primo forno autopulente pirolitico.

Una spiccata vocazione all’innovazio­ne e al design, un approccio non con­venzionale al marketing e l’attenzio­ne alla sostenibilità sono oggi qualità distintive delle più grandi aziende al mondo. La marcia in più di Electrolux è stata possedere queste caratteristiche già alla sua fondazione nel 1919 e man­tenerle come stella polare per ogni sua innovazione e nel corso di questi primi 100 anni. Sul fronte del rispet­to dell’ambiente, poi, sono stati com­piuti veri e propri passi da gigante: nel 2018 l’azienda ha ridotto del 66% le sue emissioni di CO2 rispetto al 2005, 24 dei suoi siti produttivi traggono ener­gia elettrica esclusivamente da fonti di energia rinnovabile e l’azienda è in li­nea con l’obiettivo al 2020 di avere una quota pari al 50% di energia rinnovabi­le in tutte le sue attività.

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In occasione del primo centenario, Electrolux ha presentato la nuova gamma di elettrodomestici per la cucina, un connubio di tutti i valori che l’azienda scandinava porta da sempre con sé: tecnologie innovative, estetica e sostenibilità