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Sostenibilità

Ogni giorno 40 reati contro il mare e le coste

L’aumento dei crimini contro l’ambiente marino italiano nel dossier Mare Monstrum 2014 di Legambiente

Quasi 40 infrazioni ogni giorno, per un totale di 14.504 reati accertati in un anno. Sono quelli commessi ai danni del mare e delle coste italiane nel 2013. A renderlo noto il dossier Mare Monstrum 2014 presentato da Legambiente in occasione della nuova partenza di Goletta Verde. La pesca di frodo rappresenta il 42% di questa illegalità. Nel 2013 le forze dell’ordine hanno sequestrato di più di 1 milione e 600 mila chilogrammi di pescato e le regioni più coinvolte sono Puglia, Campania, Sicilia, Calabria e Veneto. Più del 22% dei reati (3.264) riguarda, invece, lo scarico abusivo in mare per colpa di mala depurazione e scarichi fognari e per lo sversamento di idrocarburi. Quasi il 19% (2.742 reati) è stato registrato nel campo della violazione del codice della navigazione e il 16,6% nel ciclo del cemento, con la bellezza di 2.412 reati messi a verbale. Rispetto al 2012 si registra un incremento complessivo del 7,3%, mentre l’aumento più significativo di reati si è riscontrato nel settore della depurazione con un’impennata del 26%. L’unica eccezione riguarda il ciclo illegale del cemento, calato del 15,8%, ma che registra la cifra più alta del business del “mare illegale”, oltre 266 milioni di euro, su un totale di quasi mezzo miliardo di euro accumulato commettendo eco-crimini fra mare e terraferma.

E per completare il quadro del “mare inquinato”, Legambiente sottolinea ancora una volta i problemi strutturali del sistema di depurazione in Italia, che copre solo il 78,5% della popolazione. Un dato decisamente troppo basso rispetto agli obiettivi europei, che, dopo due sentenze di condanna già pervenute, ci è valso nel 2014 l’apertura della terza procedura d’infrazione per il mancato rispetto della direttiva europea del 1991 sul trattamento delle acque reflue urbane.

Anche quest’anno la Goletta Verde di Legambiente effettuerà un monitoraggio di 200 punti critici legati a problemi di depurazione. Farà 32 tappe lungo la costa, svolgendo sui campioni d’acqua prelevati le analisi previste dalla legge e fornendo i risultati in tempo reale, ma si occuperà anche di consumo di suolo costiero e di trivellazioni offshore. Il giro si concluderà il 14 agosto in Friuli Venezia Giulia.