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Beko: l’unione fa la forza

Ciascuno di noi, ogni giorno, deve fare la sua parte per la salvaguardia del pianeta, perché il comportamento quotidiano dei singoli ricade sulle vite di tutti. È il punto di vista di Arçelik Global, presente nella Penisola anche con il brand Grundig, come spiega la Marketing Director per l’Italia Michela Lucchesini

Tutti per uno, uno per tutti: come un moschettiere contemporaneo Beko parla ai consumatori spiegando che tutto, in questo mondo, è connesso. Una strategia su cui il brand che fa capo, insieme a Grundig, alla turca Arçelik Global punterà soprattutto per l’anno a venire. Forte, però, del fatto di appartenere a un’azienda che tra le prime in Europa ha inserito la sostenibilità a 360° nella propria mission. Non a caso, quest’anno è stata insignita del Sigillo Terra Carta, voluto dal principe Carlo d’Inghilterra per premiare e connettere quelle aziende che concretamente si adoperano per il benessere del pianeta e del genere umano.Arçelik, attraverso politiche di produzione e ricerca sul prodotto, si è impegnata a diminuire le emissioni di gas serra entro il 2030 del 30% relativamente agli Scope 1 e 2, e del 15% per lo Scope 3, nonché a raggiungere l’obiettivo Zero Emissioni per il 2050. Ed è stata anche nominata leader del settore per i beni durevoli nell’indice Dow Jones per la sostenibilità. La sensibilità di Arçelik e dei suoi brand alle questioni ambientali è ben nota sul mercato, dunque, non a caso a giugno Beko ha commissionato uno studio sul sentiment dei consumatori relativamente a queste tematiche. Abbiamo chiesto a Michela Lucchesini, Marketing Director di Beko perché hanno sentito il bisogno di sondare il terreno.

Quali risultati vi aspettavate?Si tratta di uno studio commissionato dalla corporate, che voleva verificare post pandemia – in questa cosiddetta “nuova normalità” – quale fosse la sensibilità dei consumatori sul tema e quali siano oggi le loro necessità. Il settore degli elettrodomestici ha avuto un vero boom negli ultimi due anni, i lockdown hanno spinto gli acquisti di nuovi device, per obsolescenza, rottura o semplicemente per il desiderio di ammodernamento. Sono emerse alcune evidenze molto interessanti. Intanto il consumatore – a livello europeo – è più attento alla sostenibilità, non solo tra le nuove generazioni ma anche tra i boomer, perché si è capito che ogni comportamento quotidiano ricade sulle vite di tutti. Anche se il cambiamento climatico non è direttamente responsabile del Covid, si è visto come tutto ciò che può incidere sulla salute in casi estremi come una pandemia assume un’importanza cruciale. Sul fronte della sostenibilità la nostra casa madre Arçelik è impegnata da sette-otto anni nell’obiettivo di ridurre i livelli delle emissioni e l’uso di sorgenti energetiche di origine fossile. Per noi la sostenibilità è un modello di business, declinato su tutte le fabbriche e su tutti i dipartimenti e soggetto a controlli molto rigorosi. Già dal 2019 siamo certificati Carbon Neutral, lo siamo stati nel 2020 e lo saremo anche quest’anno. È un cammino che abbiamo intrapreso dal quale non si torna indietro. Siamo l’unica azienda della industry degli elettrodomestici a essere nell’indice Dow Jones per la sostenibilità. Questo è un valore aggiunto per il consumatore, e lo sarà in misura sempre maggiore. Per noi si traduce in un vantaggio competitivo, perché la sostenibilità non si improvvisa, servono visioni e investimenti adeguati nel lungo periodo.

Come si declina questa attenzione su marchi come Beko e Grundig che si rivolgono a fasce di pubblico diverse?Il primo brand con una linea di prodotti sostenibili è stato Grundig, perché è il nostro brand premium sul mercato, ma Beko sta recuperando molto velocemente. Sempre più utilizziamo componenti di plastica che in parte sono già riciclati (circa il 30%), oppure materiali di scarto, come tessili e reti da pesca, che diventano materiali insonorizzanti o vengono sfruttati in parti che non si vedono, ma rappresentano una componente importante. Alcune soluzioni di prodotto, come le lavatrici, hanno il cestello fatto di plastica riciclata da bottiglie in PET (circa 60 bottiglie in ogni lavatrice). Inoltre, al prossimo Salone del Mobile lanceremo la prima lavatrice al mondo con un filtro speciale che impedisce il deflusso delle microplastiche generate dal lavaggio degli indumenti sintetici nelle acque reflue e, quindi, nei nostri mari. Abbiamo già le lavastoviglie Autodose che rilasciano automaticamente la giusta quantità di detersivo, eliminando gli sprechi fino al 28%. Le tecnologie di conservazione disponibili sul freddo consentono di mantenere più a lungo tutti i nutrienti dei cibi, soprattutto le vitamine di frutta e verdura.

Gli incentivi istituzionali, come quelli previsti dal Pnrr, aiutano davvero le imprese?Sicuramente sono un supporto, perché l’industria solitamente si muove molto prima del legislatore. Come azienda dobbiamo comunque tenere ancora anche una produzione standard, che risponde alla fascia di primo prezzo, perché produrre elettrodomestici sostenibili è dispendioso. Le plastiche riciclate costano molto di più rispetto a quelle non riciclate, c’è bisogno di un consumatore che sia disposto a pagare un extra per la sostenibilità. Il nostro settore per fortuna con la pandemia ha avuto uno sviluppo particolarmente favorevole e rientra nella maggior parte dei bonus previsti dal governo, non ultimo il superbonus per la climatizzazione intelligente. Sono aiuti indiretti, comunque importanti, che tengono alta l’attenzione e aiutano i consumatori ad affacciarsi a fasce di prodotto più alte.

Sostenibilità etica e sociale: avete adottato iniziative particolari per venire incontro alle persone?A livello di corporate l’inclusione è sempre stata pervasiva. Con la pandemia la sicurezza è stata messa al primo posto, così come il supporto alle famiglie e il rispetto delle necessità di tutti, benessere psicologico compreso. Ci siamo attivati tanto a livello sociale con progetti a livello locale e internazionale, dai prodotti donati in diversi Paesi alle strutture sanitarie e assistenziali alle partnership. In Italia con Beko sosteniamo Archè, un’associazione che dà rifugio a donne con bambini in difficoltà. Come Grundig, invece, da diversi anni ormai siamo partner a livello globale di Food for Soul, l’organizzazione contro lo spreco del cibo e per l’inclusione sociale fondata da Massimo Bottura. Dal 2022 le campagne di brand, sia Beko che Grundig, avranno un ruolo sempre più importante nelle strategie sostenibili aziendali.

Quale sarà il messaggio sostenibile per il 2022?Avremo campagne diverse per Grundig e Beko. La comunicazione su Beko nel 2022 sarà incentrata sulla connessione uomo-natura. Il claim è “vivi da professionista”, cioè vivi in maniera sana in un ambiente sano. La connessione tra uomo e natura è imprescindibile per un futuro migliore. Per quanto riguarda Grundig, la sostenibilità si traduce nel concetto di “no sprechi”: di cibo, di energia, di acqua, di risorse e lo storytelling della campagna sarà “tutto comincia da casa”, con un programma educational su come compiere gesti consapevoli per rispettare il pianeta ogni giorno, dalla conservazione del cibo alla cucina, e non solo nell’interazione con un elettrodomestico ma proprio vivendo una quotidianità più virtuosa possibile.