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Lifestyle

Turismo enogastronomico, è boom. Italia leader nel mondo

Il 71% dei turisti vuole conoscere i prodotti alimentari ed enologici del territorio che visita. Il nostro Paese eccelle in molti settori

Un tempo si viaggiava per conoscere la storia di un Paese, scoprire il suo patrimonio artistico e culturale, entrare in contatto con i suoi abitanti. Oggi non più, o non solo. I turisti vogliono anche e soprattutto assaporare i prodotti tipici del territorio: il 71% delle persone in viaggio aspira a vivere esperienze enogastronomiche che siano memorabili. Lo svela l’edizione 2020 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, a cura di Roberta Garibaldi sotto l’egida della World Food Travel Association e l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, da cui emerge anche che il 59% dei viaggiatori ammette che l’offerta di attività a tema culinario è uno dei criteri che considera al momento di scegliere una destinazione. E, ancora, l’indagine dimostra che il 53% del campione ha dichiarato di avere svolto almeno un viaggio internazionale negli ultimi due anni proprio con l’obiettivo di gustare i sapori del territorio. Per quali ragioni? Circa il 50% delle persone durante la vacanza desidera vivere momenti arricchenti e quello offerta dal cibo, multisensoriale, emozionale e culturale, lo è sicuramente.

Fra le esperienze enogastronomiche più gradite dai viaggiatori ci sono i food truck, i ristoranti e i bar storici, le dimore storiche sede di aziende di produzione agroalimentare, le visite ai produttori extra vino e i corsi di cucina. L’Italia è promossa da questo punto di vista. Infatti, il Belpaese è ai primi posti nel mondo per: produzioni di eccellenza, aziende vitivinicole, aziende olearie, imprese di ristorazione, musei del gusto, birrifici e Città Creative UNESCO legate all’enogastronomia. I prodotti italiani più apprezzati dai turisti? La pizza, il gorgonzola, gli arancini, l’ossobuco, il Parmigiano Reggiano, il Pecorino romano, lo “Sparkling wine”, i vini dell’Alto Adige e il Chianti.