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Sport

Ryder Cup 2023: Roma va in buca

Tra un mese la Città eterna non sarà solo la capitale italiana, ma anche quella del golf. Il torneo porterà all’ombra del Colosseo oltre 200 mila appassionati. un’occasione unica per rilanciare l’immagine dell’Italia in tutto il mondo

Ryder-Cup-2023-Roma-Colosseo Credits: © Getty Images
© Getty Images

«È il terzo evento sportivo al mondo, per popolarità e attenzione mediatica, subito dopo i Mondiali di calcio e le Olimpiadi, e rappresenta una opportunità unica, che ci aiuterà a rilanciare l’immagine di Roma e dell’Italia in tutto il mondo». Alessandro Onorato, assessore allo Sport, Grandi eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, punta moltissimo sull’effetto Ryder Cup. Tra un mese, dal 29 settembre al 1° ottobre 2023, il più importante torneo di golf al mondo andrà in scena a Roma, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia, di proprietà della famiglia Biagiotti.

Ryder Cup 2023: otto anni di preparazione

La Capitale si prepara, in parte si è già preparata visto che aspetta la sfida storica tra i migliori giocatori europei e statunitensi da anni. Si era aggiudicata l’organizzazione dell’evento nel 2015: la sfida era inizialmente prevista nel 2022, poi gli eventi pandemici hanno portato a uno spostamento. Ora si fa sul serio e per il mondo del golf italiano – oltre che per il territorio e per la città – si aprono i mesi più importanti di sempre*. Mesi durante i quali sarà fondamentale rafforzare la viabilità tra la città e Guidonia, mentre si studieranno le iniziative di marketing e comunicazione che renderanno la Città Eterna “capitale del golf”, con infrastrutture e luoghi simbolo vestiti a dovere.

«È evidente che Roma sarà al centro dell’attenzione internazionale. Per la nostra città è un’occasione preziosa dal punto di vista economico e turistico in particolare. Ci aspettiamo, infatti, un consistente aumento dei flussi legati proprio a questo evento», spiega ancora Onorato a Business People. A proposito di visibilità: agli oltre 200 mila spettatori attesi (270 mila ne arrivarono a Parigi per l’edizione del 2018) si aggiungono 620 milioni di telespettatori in oltre 190 Paesi, con circa 2.500 ore di diretta televisiva.

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Alessandro Onorato, assessore allo Sport, Grandi eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale

Prima di pensare alla vetrina della copertura mediatica, però, c’è un tema organizzativo e logistico. «Con la Regione Lazio stiamo realizzando una piccola rivoluzione della viabilità tra Roma e Guidonia, dove si trova il centro Marco Simone», aggiunge l’assessore. «Completeremo l’allargamento della via Tiburtina e di una serie di consolari utili a raggiungere il sito. Roma verrà brandizzata per coinvolgere la cittadinanza già da questo mese di ottobre* (mentre si svolgono gli Open d’Italia, ndr). Sarà una lunga cavalcata fino alla prima giornata della Ryder Cup. Dai ponti del centro all’aeroporto Leonardo Da Vinci, si creerà un grande clima di festa e partecipazione».

Il ritorno economico previsto per la Ryder Cup di Roma

Grandi speranze sul ritorno economico della manifestazione, su tutti dal settore alberghiero di alto livello. «Già oggi segniamo il tutto esaurito nelle strutture di alta gamma per il periodo della manifestazione. Gli oltre 200 mila biglietti per assistere alle gare sono sold out da tempo, ma il ritorno che prevediamo è molto più grande e duraturo nel tempo», conclude Onorato. «Siamo convinti che anche negli anni successivi alla manifestazione i tantissimi appassionati di golf vorranno venire a Roma per giocare nel campo dove si sono sfidati i più grandi giocatori del mondo.

Il ritorno economico non sarà soltanto per il settore alberghiero, ma per tutto il comparto del turismo e del commercio, senza considerare il beneficio che ne trarrà la città a livello comunicativo. Con la Regione Lazio c’è un rapporto molto proficuo e costante, che va avanti fin dai giorni del nostro insediamento. Del resto, una città complessa ed estesa come Roma, senza collaborazione istituzionale non può rispondere pienamente alle sfide cui è chiamata. La nostra città, ancora una volta, dimostrerà di essere la Capitale dello Sport e dei Grandi eventi».

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CLUB CON VISTA – A 17 chilometri dal centro di Roma, il Marco Simone Golf & Country Club è un progetto creato dalla famiglia Biagiotti alla fine degli anni 80. Oltre 150 ettari di campagna romana sono stati trasformati in un prestigioso impianto golfistico, sorto attorno al Castello Marco Simone. Un campo dal fascino particolare, che offre la vista di numerosi scorci sulla Capitale (nella foto il green della Buca 8).
Oltre a essere sede ufficiale della Ryder Cup 2023, Il club è anche stato teatro dell’Open d’Italia 2021 e 2022 e lo sarà anche nel 2023. Il disegno del nuovo campo è stato rimodellato non solo per creare insidie e stimoli per i più forti giocatori del mondo, ma anche per valorizzare il naturale terreno ondulato del paesaggio.

A credere nell’effetto benefico sul territorio e sull’immagine del golf italiano è senza dubbio anche Gian Paolo Montali, direttore generale Progetto Ryder Cup 2023, che ha presentato il recente Open d’Italia come «la punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2023. Un altro significativo passo in avanti verso la sfida Europa-Usa che lascerà al territorio una legacy tangibile in termini di interventi infrastrutturali grazie al supporto della Regione Lazio e alla collaborazione del Comune di Roma e degli altri Comuni interessati dall’evento.

Un impegno per il futuro del golf in Italia

Il progetto Ryder Cup 2023, avviato sei anni fa dalla Federazione Italiana Golf, prosegue con coerenza, mettendo al centro l’inclusione sociale con Golf a Scuola, Golf è Donna e Golf4Autism. Tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, con la valorizzazione del territorio e il turismo golfistico in primo piano». Il Marco Simone Golf & Country Club, dal canto suo, oltre a scaldare i motori – o, per meglio dire, il green – ospitando prestigiosi tornei nazionali e internazionali in vista dell’evento del 2023, guarda avanti e investe sulle nuove generazioni di golfisti. Proprio nella convinzione che la Ryder Cup possa lasciare un effetto di fascinazione positiva su questo sport. «La mission del Club è lo sviluppo del golf a tutti i livelli con progetti dedicati alle famiglie, ai bambini e a tutti gli appassionati», spiegano i vertici del Club. «Un impegno continuo e una sfida per raggiungere e sostenere i teenager e i bambini con tecniche agonistiche e ludiche: Junior Academy, Team agonistico, Kids Club e metodi di insegnamento e organizzazione in campo per ottimizzare i tempi.

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La buca 18 del Marco Simone Golf & Country Club, sede della Ryder Cup 2023

Un obiettivo importante è quello di promuovere attività per le donne per un green sempre più rosa con programmi che coinvolgono tutta la famiglia. L’obiettivo della nostra Kids Academy è quello di insegnare un nuovo e avvincente sport in un ambiente sano e sicuro. I programmi sono studiati per portare i nostri giovani allievi dai primi passi nel mondo del golf fino all’agonismo. L’Academy è riservata a bambini e ragazzi, suddivisi in gruppi in base all’età ed al livello di gioco». Secondo Lavinia Biagiotti Cigna, presidente del Marco Simone Golf & Country Club, «ospitare la Ryder Cup 2023 non è solo un sogno che si avvera, ma l’inizio di un nuovo viaggio. Il nostro motto è: Playing the Future e ci impegniamo a far crescere la prossima generazione di golfisti. Ora siamo pronti ad ospitare campioni e amateur provenienti da tutto il mondo e crediamo che la Ryder Cup sia importante per il Marco Simone, per il golf italiano e per il golf a livello mondiale».


* Articolo pubblicato su Business People di ottobre 2022, carica il numero o abbonati qui