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Gusto

Diversi ristoranti, un unico ordine: con Megamix il delivery è su misura

La start up di kitchen sharing ha lanciato una multi-order experience per soddisfare le più svariate esigenze e incrementare il volume degli ordini dei ristoranti-partner

Pizza o cinese? Romano o siciliano? Quante volte vi è capitato di dover conciliare diversi gusti ed esigenze quando si trattava di scegliere il ristorante da cui ordinare cibo a domicilio? Kuiri, primo servizio di kitchen sharing italiano, ha pensato di risolvere il problema lanciando Megamix, un’app proprietaria per effettuare in contemporanea più ordini da oltre dieci insegne di ristorazione. La novità rende così possibile agli utenti ordinare dai diversi ristoranti partner con un’unica transazione e un’unica consegna: una multi-order experience che rappresenta un vantaggio anche per i brand di ristorazione. L’app, che rappresenta il coronamento di un progetto nato appena 8 mesi fa, offre infatti commissioni ridotte rispetto ai grandi provider del settore e permette di incrementare volume degli ordini, profitti ed efficienza, attraverso pick-up, consegna a domicilio e acquisti in cassa ulteriormente semplificati dalla possibilità di ordinare da più insegne nello stesso momento.Al momento il servizio è disponibile come web app esclusivamente per l’asporto, ma entro la fine di maggio l’applicazione si potrà scaricare sui propri device per effettuare anche ordini in delivery.

Chi è Kuiri

Oltre agli spazi in condivisione, attrezzati con le migliori cucine professionali e personalizzabili in base alle proprie esigenze, Kuiri prevede un sistema operativo 2.0 basato sulle più avanzate tecnologie – dalla fiscalità alla gestione degli ordini, dal marketing al packaging – con l’obiettivo di ottimizzare ogni aspetto del business. A differenza delle dark kitchen tradizionali, il servizio offre a ciascun ristorante virtuale una cucina a vista dotata di insegna e vetrina e di una finestra dedicata al servizio da asporto. Presente a Milano con tre location – la prima inaugurata in via California nel febbraio del 2021, la seconda aperta in via Melchiorre Gioia lo scorso aprile e l’ultima, operativa da qualche settimana, in piazza Carlo Erba, tutte provviste anche di dehors per l’eventuale consumazione in loco – la start up punta ad aprire, nell’arco di 24 mesi, fino a 60 “smart kitchen” su tutto il territorio italiano.Ad oggi Kuiri gestisce in media oltre 1.500 ordini settimanali – di cui il 65% è costituito da delivery e il 35% da take away – per un totale di 16.800 ordini mensili, che puntano al raddoppio con la recente apertura della terza location. La start up conta attualmente 20 cucine e 16 brand.