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Gusto

A Cortina per riscoprire le origini della cucina

Dal 9 al 12 settembre torna l’appuntamento ideato dallo Chef Riccardo Gaspari e da Ludovica Rubbini del ristorante stellato SanBrite

Dal concetto di Cucina Rigenerativa a quello di Rigenerazione Umana per continuare a portare avanti un’idea di sostenibilità che pone l’attenzione sull’uomo come se fosse il quinto elemento della natura. Questi i cardini del manifesto alla base della seconda edizione di “Genesis Powered by Fideuram Private Banker”, l’evento ideato dallo chef Riccardo Gaspari e da Ludovica Rubbini – proprietari del ristorante stellato SanBrite di Cortina d’Ampezzo (BL) – e dedicato alla riscoperta delle origini primordiali della cucina, dal piatto all’ingrediente.

Dopo il successo dell’edizione zero, dal 9 al 12 settembre chef di fama internazionale, ma anche artisti, musicisti e appassionati di enogastronomia si daranno nuovamente appuntamento nel cuore delle Dolomiti Ampezzane per celebrare il buon cibo e la terra, assaporando gusti autentici e vivendo emozioni sensoriali uniche. Il tutto con una missione fondamentale: portare sempre più persone a rimettersi al centro della discussione sulla sostenibilità.

“Se vogliamo aver cura di questo Pianeta, dobbiamo restituire la cura a noi stessi”, dichiara Ludovica Rubbini, “costruendo spazi in cui le persone possano lasciar riposare la mente e il corpo. La prima edizione di Genesis veniva dopo un periodo difficile e di forti dubbi e paure che ci hanno travolto, cambiato e costretto a ridisegnare le geografie delle città, delle nostre case e dei nostri bisogni. Abbiamo sentito la necessità di fare spazio e chi ha partecipato ha potuto godere dell’immensità delle albe e dei tramonti e della leggerezza del bestiame che scende dai pascoli e ha potuto bere dai ruscelli, riallineando i suoi sensi. É stata magia pura, ma al centro di tutto avevamo posto i quattro elementi della Natura: Fuoco, Acqua, Terra, Aria. Quest’anno, altrettanto faticoso, vogliamo condividere la nostra personalissima idea di sostenibilità, che pone l’attenzione sull’uomo come se fosse il quinto elemento”.“Dopo il successo dello scorso anno, siamo lieti di affiancare Genesis anche in occasione dell’edizione del 2022 facendo nostri i valori portanti dell’evento quali la rigenerazione umana e la sostenibilità ambientale e territoriale”, dichiarano Edoardo Bobba e Stefano Danieli, Private Banker di Fideuram. “Per noi il fattore umano è fondamentale sia internamente, nel rapporto con il nostro team – essenziale per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo -, che esternamente, nella gestione delle relazioni con i clienti. Inoltre desideriamo fortemente trasmettere alle generazioni future la sensibilità ai temi dello sviluppo economico e sociale in chiave sostenibile, che da sempre ci contraddistingue”,

Durante i quattro giorni gli ospiti saranno invitati a lasciarsi alle spalle la frenetica routine quotidiana e a disconnettersi dalla tecnologia spegnendo i propri cellulari per assecondare il ritmo della natura e vivere esperienze immersive a contatto con il territorio dolomitico: dalle escursioni in e-bike al concerto in alta quota – accompagnato da una degustazione di vini della cantina Torre Rosazza – a cura del pluripremiato compositore, violoncellista e pianista Piero Salvatori, protagonista di primo livello della scena moderna classica internazionale, passando per il workshop con un produttore di miele e assaggio di Parmigiano Reggiano in abbinamento, fino alla notte trascorsa nel campo tendato ai piedi del Monte Cristallo.

Un programma ricco di appuntamenti

Il “core” di Genesis rimangono comunque gli esclusivi appuntamenti gastronomici a quattro e sei mani, accompagnati dai vini friulani della cantina Torre Rosazza, che vedranno alternarsi ai fornelli chef italiani e internazionali in linea con la filosofia degli organizzatori. Ad aprire le danze, la sera di venerdì 9 settembre al Rifugio Angelo Dibona, saranno Simon Lerche, proprietario del Den Røde Cottage di Copenaghen, in Danimarca, dove si è fatto conoscere per una cucina particolarmente attenta alla territorialità e alla stagionalità, e Juri Chiotti che, con il suo Reis – Cibo Libero di Montagna, aperto in una baita a Frassino (CN), in Val Vairata, dove è nato e cresciuto, ha fatto parlare non poco di sé per il suo ambizioso progetto di società basato sulla totale autosufficienza, a impatto zero, bio, dove si mangia solo ciò che viene autoprodotto.

Sabato 10, il “padrone di casa” Riccardo Gaspari (SanBrite, Cortina d’Ampezzo), insieme con Riccardo Felicetti e suo figlio Mattia, si cimenteranno in un pranzo a sei mani in un Casòn per riflettere sull’importanza del passaggio generazionale, fondamentale per le attività imprenditoriali di successo. Seguirà l’aperitivo all’Hotel de Len a cura dello Chef Andrea Ribaldone, fondatore di ARCO srl, acronimo di Andrea Ribaldone&co., una fusione di collaboratori nati con lo scopo di migliorare la conoscenza del cibo italiano di qualità all’estero, e non solo, e la cena al SanBrite, sempre a cura di Gaspari, con cocktail in pairing preparati da Domenico Carella, esperto di food & beverage con un passato da chef, cui si deve la case history di successo di Carico, impostosi in poco tempo sulla scena della mixology milanese per la sua proposta di casual cocktail bar inteso come un vero e proprio laboratorio di “cucina liquida”.

Domenica 11 settembre il pranzo in malga al Brite De Larieto vedrà come protagonista il giovane chef procidano Marco Ambrosino che, pur prossimo a lasciare Milano, continuerà a supervisionare la cucina del bistrot 28 POSTI, da sempre orientata verso valori etici, attenta alla qualità degli alimenti, al rispetto dell’ambiente e all’equità dei processi di produzione. Momento topico di Genesis sarà infine la cena “fuoco” nel campo tendato realizzata a otto mani da Riccardo Gaspari insieme a Fatmata Tarazid Tarawali – la chef africana originaria della Sierra Leone, depositaria della tradizione culinaria “fulani”, che ha trionfato alla settima edizione del Basque Culinary World Prize, un riconoscimento di prestigio assegnato ogni anno a chi è riuscito a fare la differenza nel connubio tra sostenibilità e ristorazione, con il suo ristorante di cucina nomade Dine on a Mat – e alla coppia, sul lavoro e nella vita, formata dal sardo Oliver Piras e dalla veneta Alessandra Del Favero, che, dopo aver chiuso nel 2019 il loro ristorante Aga tra le Dolomiti di San Vito di Cadore, hanno preso le redini della cucina de “Il Carpaccio” di Parigi traducendo la loro esperienza in un omaggio ai prodotti italiani tradizionali e di stagione che è valsa loro la riconquista della stella Michelin.

Lunedì 12, infine, a preparare la prima colazione, dopo la notte trascorsa in tenda, sarà Giorgia Eugenia Goggi, di origini lombarde, ma naturalizzata pugliese, che ha scelto la Masseria Moroseta, nell’entroterra della Valle d’Itria, a pochi chilometri da Ostuni, per sviluppare la sua cucina dall’anima vegetale.