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Gusto

Alta Langa Docg: l’astro nascente piemontese

Meglio ancora di denominazioni più “blasonate”, ha conquistato la critica internazionale, che lo ha eletto a Miglior metodo classico d’Italia. Qui una selezione di vini da scoprire

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Quando si pensa al metodo classico in Italia, il pensiero va alle denominazioni più citate e diffuse. Tuttavia, il vero astro nascente è l’Alta Langa del Piemonte. Ha fatto scalpore che la prestigiosa rivista inglese Decanter l’abbia nominato Miglior metodo classico d’Italia, mettendolo davanti a Franciacorta, Trentodoc e Oltrepo’ Pavese, ma assaggiando i prodotti di punta di questa Docg la sorpresa non può certo considerarsi tale.

I vitigni utilizzati sono per il 66% Pinot Nero e per il 33% Chardonnay con qualche tentativo di utilizzo di vitigni autoctoni italiani sempre più diffuso. La produzione si attesta, per ora, su circa 2 milioni di bottiglie, vendute per il 95% in Italia e solo un 5% all’estero. Il gusto classico Alta Langa è molto riconoscibile, caratterizzato da una bella acidità e freschezza, nasi floreali e agrumati di piacevole definizione, sempre accompagnati da un sorso elegante e snello. Se i due vini che guidano la classifica di Decanter – ovvero il Millesimato Brut Alta Langa 2016 di Deltetto e Millesimato Extra Brut Alta Langa 2016 di Marcalberto – raggiungono il punteggio di 95/100 (la soglia psicologica alla quale scatta l’opzione buy in qualsiasi winelover) sono molti i vini che vale la pena riscoprire, a partire proprio da questo autunno.

Ettore Germano Extra Brut viene prodotto dalla famosa cantina di Serralunga d’Alba, nota per i suoi Barolo Cru Lazzarito, Ceretta, Prapò, e il più recente Vigna Rionda; ma dai vigneti più alti di Ciglié, a 500 mt d’altitudine, Sergio Germano realizza, con una grande sensibilità sia in vigna che in cantina, degli splendidi Metodo Classico. È un esempio tipico di Alta Langa tagliente e preciso, mentre al palato ha frutta gialla in vivace definizione e finale cremoso e pulito. Molti non sanno che anche Banfi dai suoi inizi sul territorio italico ha avuto una doppia anima toscana e piemontese: pochi anni dopo l’inizio dell’investimento a Montalcino, nel 1979 John e Harry Mariani rilevarono l’azienda Bruzzone a Strevi (attiva dal 1860 e specializzata in spumanti). Oggi Banfi Piemonte è protagonista del grande rilancio dell’Alta Langa come dimostra la Cuvèe Aurora Extra Brut e la nuovissima Cuvée Aurora 100 Mesi Riserva, la Riserva Alta Langa Docg – solo in formato magnum e in bottiglie numerate –, preziosa come i suoi rimandi aromatici di mandorle, spezie esotiche, frutta tropicale e cedro candito, sempre sorretti da viva acidità. Nome storico anche quello di Enrico Serafino con il suo Zero Pas dosè 72 mesi, oggi prodotto dai vigneti di Mango, Loazzolo e Bubbio da Gianni Malerba ed Emanuele Fenocchio, con il prezioso supporto di Paolo Giacosa e Beppe Caviola: questa bollicina ha naso intenso tra agrumi gialli e ribes bianco, tanto petricore (sensazione di pietra bagnata) e tocchi affumicati con sorso cremoso e frutta esotica.

Fontanafredda non ha certo bisogno di presentazioni, ma ricordiamo che è il produttore quantitativamente più importante di Alta Langa e vini come il Vigna Gatinera Brut lo dimostrano anche in termini qualitativi. Gancia ha da poco effettuato un restyling delle sue bottiglie, ma nel bicchiere la festa è sempre la stessa: la Cuvée 60 mesi Riserva che esce dalle cattedrali sotterranee patrimonio Unesco di Asti e Canelli ha inizio austero, tra note floreali e di erbe fini, poi con un delicato tocco fumé conduce a un palato pieno di rimandi speziati e biscottati di pregevole fattura. Contratto, una delle più grandi aziende spumantistiche italiane, produce un Alta Langa di classe e fama internazionale: il For England Rosè, delicato ed elegante eppure di forza acida e sapida. Vite Colte ha fatto un deciso cambio di marca con l’edizione 2016 del suo Brut, così come Anna Ghione e il suo La Reine e Tosti 1820, che si è affacciata ai piani alti della qualità. Da sempre tra i top per gusto intensità e costanza qualitativa la Riserva Extra Brut di Coppo, il Bianc ‘d Bianc Brut di Giulio Cocchi e Rocche dei Manzoni con la loro Cuvèe Valentino prodotta a Monforte accanto ai grandiosi rossi di Langa.

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