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Lavoro

Vuoi lavorare in una startup? Ecco le 11 frasi da non dire mai al colloquio di lavoro

Durante l’incontro che potrà valere un posto di lavoro, ricordate che i fallimenti sono preziosi e che intraprendenza e spirito di squadra sono un buon biglietto da visita

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Molti ragazzi guardano alle startup come ai posti di lavoro dei sogni. In effetti, si tratta di aziende innovative, giovani, dotate di una marcia in più. Ma per avere qualche chance di essere assunti è bene fare attenzione a che cosa si dice durante il colloquio. Yen Nhi Do, responsabile del dipartimento risorse umane di Holidu, motore di ricerca per case vacanza, che riceve oltre 700 curriculum e conduce più di cento colloqui al mese, ha stilato una lista delle frasi da evitare se si vuole avere almeno una speranza di essere presi in considerazione.

  1. “Scusate, di cosa avete detto che vi occupate qui?”Prima di un colloquio di lavoro, è d’obbligo informarsi quantomeno a grandi linee sull’azienda e il suo business. Mostrare di conoscere la filosofia e gli obiettivi aziendali e di condividerli significa presentarsi con un buon biglietto da visita.

  2. “Non credo di aver mai preso una decisione sbagliata”Al di là del fatto che è praticamente impossibile non aver mai commesso degli errori, occorre considerare che per i recruiter anche i fallimenti sono preziosi. Servono, infatti, per imparare e migliorarsi. A maggior ragione in una startup, dove non si ha una grande esperienza alle spalle, riconoscere i propri limiti è essenziale.

  3. “Sono abituato a prendere decisioni d’istinto”È vero che talvolta l’istinto non sbaglia, ma in una startup, soprattutto del settore tech, è importante lavorare con estrema precisione, perché ogni decisione può avere conseguenze importanti. Servono dunque grande attenzione ai dettagli e analisi approfondite dei dati.

  4. “Sono una frana in inglese”Ovvio che non è necessario essere perfetti, tuttavia sapere cavarsela con l’inglese è un requisito ormai indispensabile, soprattutto se si vuole lavorare nelle startup. In alcune aziende addirittura la lingua aziendale è l’inglese. Piuttosto dire che si ha una buona conoscenza di base, ma si è disposti a iniziare subito dei corsi per migliorarsi.

  5. “Odio giocare a biliardino”La maggior parte delle startup cura molto l’ambiente di lavoro e cerca di creare un’atmosfera familiare e amichevole tra i colleghi. Se si aspira a entrare nello staff, dunque, bisogna essere disposti anche a trascorrere del tempo insieme al resto del personale durante e dopo il lavoro per ravvivare quello spirito di squadra che tanto piace alle aziende più innovative.

  6. “Non sono responsabile di questo progetto”Nelle startup condivisione e flessibilità contano moltissimo. I colleghi si aiutano a vicenda, si scambiano idee e competenze, partecipano gli uni ai progetti degli altri. Non si ragiona mai singolarmente e per comparti separati.

  7. “Mi sento frustrato quando le cose non vanno come previsto”Ovviamente tutti si augurano che le cose vadano come preventivato. Tuttavia, spesso i piani vengono scombinati da variabili imprevedibili: è essenziale, dunque, essere elastici e pronti ad adattarsi ai cambiamenti.

  8. “Sto aspettando di vedere quali compiti mi vengono assegnati”In un’azienda, e a maggior ragione in una startup, sono molto apprezzate le persone dotate di intraprendenza e voglia di fare. Non si tratta di voler primeggiare ed essere avventati, ma di essere propositivi. Chiedere responsabilità e feedback è sempre una buona idea.

  9. “Evito le situazioni difficili”Le startup devono costruire un’azienda di successo partendo solo da un’idea. Le situazioni complesse e difficili, dunque, sono all’ordine del giorno.

  10. “Vorrei mantenere il rapporto di lavoro formale”Come detto, le startup amano costruire ambienti di lavoro famigliari. Dare del “tu” è molto comune, a tutti i livelli. Ovvio che il rispetto reciproco è importante, ma questo non significa che si debbano mantenere rapporti distaccati.

  11. “Mi piacerebbe avere un ufficio tutto mio”Gli uffici open space permettono di essere più vicini ai colleghi, di condividere i progetti, scambiarsi idee e costruire un buon clima aziendale. Chi ha paura di non essere in grado di concentrarsi può usare delle cuffie.

Credits Images:

Photo by Charles Deluvio on Unsplash