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Lavoro

Sostegno emotivo: un bisogno comune a tutti i dipendenti

Le differenze tra i lavoratori di grandi e piccole aziende emergono invece sul fronte della richiesta di flessibilità

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Secondo quanto emerso da un sondaggio di Kaspersky, la differenza tra i bisogni dei dipendenti di aziende di dimensioni diverse più evidente quando si parla di flessibilità. Nelle imprese di medie dimensioni è il 32% dei dipendenti a desiderare maggiore flessibilità contro il 27% dei dipendenti di piccole imprese e il 29% di coloro che lavorano nelle grandi organizzazioni. Ricevere dal proprio datore di lavoro maggiore supporto tecnologico, come ad esempio la fornitura di attrezzature adeguate a svolgere il proprio compito anche a distanza, è invece una necessità che accomuna le aziende di tutte le dimensioni. La percentuale di dipendenti che dichiara di voler ricevere maggiore supporto tecnologico si attesta al 31% per le piccole imprese, contro rispettivamente il 32% e il 33% dichiarato da medie e grandi imprese. Anche il sostengo emotivo o psicologico è indispensabile per le imprese europee di tutte le dimensioni: lo dichiarano il 17% delle piccole organizzazioni contro 19% delle imprese di medie dimensioni. Meno esigenti i dipendenti delle grandi aziende, per cui la percentuale si attesta al 16%. Il Covid-19 non ha solo influenzato la vita professionale e personale dei dipendenti, ma ha anche determinato l’insorgere di problematiche legate all’ansia per la propria salute e per quella dei propri cari, oltre a minare l’ottimismo generale per il futuro. Pertanto, il supporto psicologico è diventato un aspetto rilevante per tutti i dipendenti.

Sei passi per migliorare le condizioni di lavoro

Ma come migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti? Kaspersky ha elaborato un breve vademecum in sei punti:

  • Instaurare un dialogo aperto e onesto con i dipendenti, che imparano dai manager come reagire alle situazioni di crisi. Organizzare sessioni di confronto in cui il top management possa spiegare ai dipendenti come l’azienda continuerà a lavorare nelle nuove circostanze.

  • Condurre dei sondaggi per informarsi sullo stato emotivo dei dipendenti e sul loro carico di lavoro, per accertarsi che abbiano gli strumenti necessari per lavorare a distanza e che siano consapevoli dei processi aziendali. Questi sondaggi permettono di capire se i dipendenti si trovano in situazioni particolari e aiutano il management a prendere decisioni ponderate.

  • Aiutare i dipendenti a gestire il sovraccarico di informazioni e la sensazione di impotenza in questo clima di incertezza. Aggiornare i team sulla situazione attuale e su come rimanere al sicuro e in salute.

  • Creare canali di comunicazione online per i dipartimenti HR e IT in modo che tutti possano risolvere agevolmente i propri problemi. Fornire ai dipendenti indicazioni su come lavorare a distanza e utilizzare determinati software, ricorrendo ad esempio a webinar o a call di gruppo.

  • Sensibilizzare i dipendenti verso l’utilizzo di pratiche di sicurezza adatte al lavoro da remoto, come ad esempio gli accorgimenti per proteggersi da e-mail o web phishing o per gestire account e password.

  • Adottare una soluzione di sicurezza basata sul cloud. Anche le piccole imprese dovrebbero proteggersi dalle minacce informatiche, sia che i dipendenti lavorino su dispositivi aziendali che su dispositivi personali.

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay