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Lavoro

Assumere talenti in azienda? Impossibile senza una buona reputazione

I risultati dell’indagine InfoJobs: l’86% dei candidati cerca informazioni sull’azienda prima di rispondere a un’offerta, a volte chiedendo direttamente ai dipendenti

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La vostra offerta di lavoro non riceve candidature nonostante allettanti condizioni contrattuali? Forse il problema è l’immagine che l’azienda dà di sé ai potenziali candidati. Si dice spesso che siano le aziende a scegliere i candidati migliori durante i processi di selezione. Tuttavia, in un’era in cui l’informazione corre veloce e Internet gioca un ruolo fondamentale nello scambio di opinioni ed esperienze personali, anche le imprese devono investire sulla propria reputazione online per poter attrarre i talenti migliori. L’86% dei candidati, infatti, cerca informazioni sulla reputazione dell’azienda prima di rispondere a un’offerta di lavoro. Il dato emerge da una recente indagine della piattaforma di recruiting InfoJobs, che sottolinea come sia fondamentale implementare una strategia di employer branding e non limitarsi a un buon sito aziendale o una gestione attenta dei propri canali social. Il 67% dei candidati, infatti, si affida alla ricerca libera sul web per informarsi, mentre solo il 19% guarda i canali aziendali come il sito corporate o i canali social.

Ambiente di lavoro e andamento economico: cosa cercano i candidati

I candidati cercano informazioni che vadano oltre la storia dell’azienda e i servizi che offre, per scovare nel web informazioni ritenute più rilevanti per la propria scelta. Tra gli elementi che giocano un ruolo chiave nella valutazione di un’azienda vi è prima di tutto il clima lavorativo, quindi sapere come lavorano i dipendenti, cosa fanno nel quotidiano, quali sono i ritmi e com’è l’ambiente di lavoro (50%), cui seguono l’andamento economico dell’azienda (44%), la sua filosofia, la mission e i valori alla base (42%), l’offerta formativa e i possibili percorsi di carriera, pari merito al 41%. In questa fase risulta invece meno importante sapere se c’è un orario di lavoro flessibile o la possibilità di fare smart working (18%), se l’azienda offre pacchetti di welfare (5%) o se porta avanti attività di responsabilità sociale come il volontariato (2%).

I dipendenti sono i primi ambassador del brand

Infine, una buona strategia di employer branding non può prescindere dall’engagement e dalla valorizzazione delle risorse interne, primi ambassador del brand. Per il 58% dei candidati infatti sono i dipendenti la fonte più attendibile per venire a conoscenza di come si lavora davvero all’interno di un’azienda. Solamente il 14% si affida alla voce delle Risorse umane o dei Top Manager, mentre il 26% ascolta quando possibile la voce imparziale di un esperto di selezione e recruiting.

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Il 67% dei candidati si affida alla ricerca libera sul web per informarsi su un'azienda (Photo by John Schnobrich on Unsplash)