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Hi-Tech

Google si arrende alla Ue e tassa i produttori per l’uso di Android

Dal prossimo mese, i vendor dovranno versare alla società un “fee” per ogni prodotto immesso sul mercato. Tablet e smartphone costeranno di più?

Se volete acquistare un tablet o uno smartphone che supportano il sistema Android vi conviene affrettarvi. A breve, infatti, è probabile che i prezzi di questi strumenti di ultima generazione saliranno. Per quale ragione? Perché dal 29 ottobre tutti i produttori di dispositivi mobili Android che verranno venduti all’interno della Ue dovranno pagare una “tassa” imprecisata (perlomeno per il momento) a Google per l’utilizzo del sistema operativo. Tutta colpa di un cambio di strategia sulle licenze Android deciso dal colosso californiano e che permette ai fornitori di divincolarsi dall’obbligo di installare il pacchetto applicativo di BigG e di offrire altri software agli utenti. Se fino a oggi i vendor potevano usare Android gratuitamente, previo l’obbligo di installare sui propri dispositivi anche tutti gli altri servizi e applicazioni Google, dal prossimo mese dovranno versare alla società californiana un “fee” per ogni prodotto immesso sul mercato. L’obiettivo di Google è adeguarsi alle imposizioni della Commissione Europea, evitando altre sanzioni dopo la multa da oltre 4,3 miliardi di euro ricevuta la scorsa estate per aver violato la normativa comunitaria in materia di antitrust.