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Fase 2: il digitale continua a crescere, la tv si ferma

Dopo il boom registrato durante il lockdown, il piccolo schermo torna ai livelli pre-emergenza, ma gli italiani non rinunciano alla Rete

Con la Fase 2 e la progressiva riapertura delle attività e dell’incremento delle possibilità di circolazione per gli italiani, cambiano le abitudini nei confronti del mezzo tv, come rileva GfK Sinottica di GfK, l’indagine single source che analizza i consumatori in tutti gli ambiti dell’agire e ne monitora i comportamenti reali di consumo ed esposizione ai mezzi. In particolare, se la Fase 1 aveva visto il boom del tempo speso davanti alla televisione, per un +18% rispetto al periodo antecedente l’inizio dell’epidemia, ora la fruizione si sta normalizzando. Secondo le rilevazioni effettuate nella prima settimana di maggio il tempo speso davanti alla tvè cresciuto del +1% e nella seconda settimana del +3%, tornando quasi ai livelli precedenti l’emergenza. Un trend ancora più evidente nelle abitudini della Generazione Z, che tra il 21 febbraio e il 3 maggio avevano registrato un +24% nel tempo speso davanti alla tv, trasformatosi in un -3% nella seconda settimana.

Il digitale non si ferma

Continua a crescere, invece, il digitale: tra il 21 febbraio e il 3 maggio il tempo dedicato agli strumenti digitali è cresciuto del 25%, confermando il trend nelle due settimane successive: +20% tra il 4 e il 10 maggio e +24% tra l’11 e il 17 maggio. Tale incremento si rileva anche nelle fasce più mature della popolazione, come i Baby Boomer (55-74 anni), che hanno visto una crescita dell’uso del digitale del 26% nelle prime settimane di emergenza e durante il lockdown e un +24% nella prima parte della Fase 2 (11-17 maggio).

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Foto di Karolina Grabowska da Pixabay