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Alla Pubblica amministrazione servono 100 giorni per pagare le fatture

I più inadempienti sono i Comuni: pochi rispettano il limite dei 30 giorni previsto dalla legge. Napoli batte ogni record: paga dopo 310 giorni

Secondo un’indagine condotta da Businessinsider su centinaia di siti web di ministeri, regioni e capoluoghi di provincia in Italia gli uffici della P.A. saldano le proprie fatture mediamente in 100 giorni, con punte anche di 300 giorni in alcuni casi. I più inadempienti in assoluto? Sicuramente i Comuni: la stragrande maggioranza sfora il limite dei 30 giorni previsto dalla legge. Ad aggiudicarsi la medaglia d’oro in questa speciale classifica è Napoli, con il record di 310 giorni per effettuare i pagamenti dovuti. Seguono Salerno e Potenza, con tempi rispettivamente di 216 e 186 giorni. Solo 19 i Comuni virtuosi, che addirittura pagano in anticipo (sempre rispetto ai 30 giorni), come Trento, che salda le sue fatture in soli 12 giorni e Firenze, che ha bisogno di 16 giorni per estinguere i suoi debiti. Il ritardo nei pagamenti non risparmia nemmeno i Ministeri. Basti pensare che quello della Difesa paga con un ritardo medio di 83 giorni, quello dell’Interno di 50 giorni e quello del Lavoro di 41 giorni.

Pagamenti P.A.: in Basilicata i ritardi maggiori

Guardando alle Regioni, la situazione più disastrosa è quella della Basilicata, dove mediamente imprenditori e cittadini devono attendere 135 giorni per ricevere i propri soldi. In Molise e Campania, invece, servono rispettivamente 41 e 38 giorni. I più fortunati? I toscani: la Pubblica amministrazione della loro Regione, infatti, paga mediamente con 27 giorni di anticipo. Bene anche Puglia e Lazio: la prima ha bisogno solo di cinque giorni per saldare i suoi conti, la seconda di 15 giorni. Eppure la direttiva comunitaria sui ritardi di pagamento prevede che le amministrazioni pubbliche paghino le imprese creditrici entro 30 giorni o, in circostanze eccezionali, entro 60 giorni dal ricevimento della fattura. Un limite che in Italia è spesso disatteso, tanto che nel 2017 la Commissione europea ha deferito il nostro Paese alla Corte di giustizia dell’Ue per la mancata applicazione di questa direttiva. Ma nemmeno il resto dell’Europa sembra molto virtuoso: secondo il progetto di relazione adottato dal Parlamento europeo per contrastare il ritardo nei pagamenti anche da parte della Pa, infatti, in Europa un’azienda su quattro fallisce a cause dei ritardi di pagamento.

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