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Torna a salire il costo della presidenza del Consiglio

Fra il 2011 e il 2016, le spese di gestione sono passate da 374 milioni a 262 milioni. Nel 2017 sono aumentate a 277 milioni

Se da un lato si spende in continui proclami sui tagli ai costi della politica, dall’altro il nuovo Governo non riesce a contenere le spese per la presidenza del Consiglio, che anzi dopo qualche anno “buono” ora sono tornate a crescere. Secondo l’osservatorio Cpi, che ha appena steso un dossier sull’argomento, nel 2017 palazzo Chigi ha speso 3,5 miliardi, fra la gestione ordinaria della struttura, che ha assorbito 277 milioni, e gli esborsi per diverse politiche attribuite alla presidenza stessa (per esempio, le spese in conto capitale per la Protezione Civile o gli interventi relativi alle politiche di coesione). Si tratta di 277 milioni in più rispetto al 2016, pari a un +5,9%. Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi tempi: tra il 2011 e il 2014, infatti, i costi di gestione della presidenza del Consiglio erano diminuiti del 27%, passando da 374 milioni a 273 milioni. Un’ulteriore lieve riduzione si è registrata nel biennio seguente, portando i costi a 262 milioni.

La presidenza del Consiglio costa di nuovo per colpa dei politici

Ma perché le spese per la presidenza del Consiglio sono aumentate improvvisamente? Secondo l’economista Carlo Cottarelli è stato un po’ per circostanze esterne, ma moltissimo per colpa dei politici. Infatti, per esempio, sono stati proprio loro a decidere di allargare l’organico. “Ulteriori aumenti della struttura della presidenza del Consiglio hanno spinto verso l’alto tutte le voci di spesa e il livello delle spese per personale (236 milioni di euro) è tornato al di sopra di quello registrato nel 2014. Infatti, le voci che già avevano registrato incrementi tra 2015 e 2016 sono aumentate ulteriormente. È il caso delle spese per strutture di missione e supporto (aumentate del 66% nel solo 2017), per personale di diretta collaborazione e per trattamento accessorio del personale di prestito. A queste si sono aggiunte le voci restanti: spese per autorità di governo e commissari straordinari, per personale di prestito da altri comparti e per buoni pasto” ha dichiarato Cottarelli.

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© Simone Ramella