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L’Italia dei poveri (tanti) e dei ricchi (pochissimi)

Le famiglie che già erano in difficoltà prima della crisi, in questi anni hanno visto calare a picco il proprio patrimonio

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In Italia, il divario fra ricchi e poveri cresce sempre di più. A dirlo è l’ultima Indagine sui bilanci delle famiglie pubblicata il mese scorso dalla Banca d’Italia, da cui emerge che una buona fetta della popolazione italiana lamenta una perdita di valore dei propri averi. E la conferma arriva da un’inchiesta del Corriere, che ha indagato su come sia cambiata in questi anni la nostra ricchezza. Ebbene, l’analisi rivela che le famiglie che già erano in difficoltà prima della grande crisi, in questi anni hanno visto il proprio patrimonio ridursi ulteriormente. È vero, infatti, che tutti i cittadini hanno dovuto fare i conti con un impoverimento del proprio capitale, tuttavia i più massacrati sono quelli che partivano da una condizione di disagio: chi nel 2006 era molto in basso dal punto di vista patrimoniale ha perso più di tutti. Il primo 5% di famiglie meno abbienti possiede solo debiti netti, il secondo 5%, rispetto al 2016, ha visto i propri risparmi crollare del 63% in termini reali, il terzo 5% del 51%, e così via. Di contro, ci sono alcuni “Paperoni” che nell’ultimo decennio hanno rafforzato ulteriormente i propri averi.

In Italia i ricchi sono sempre più ricchi

In particolare, il Corriere ha scoperto che in Italia esistono dieci famiglie “extra lusso”, come i Ferrero, gli Armani, i Perfetti, i De’ Longhi: complessivamente questa élite di ereditieri, nel 2016 vanta averi per 86,4 miliardi di euro (+72% rispetto al 2006) e, dunque, a livello patrimoniale vale come un terzo del Paese. Se nel 2006 la loro ricchezza era pari a quella dei 14 milioni di residenti meno abbienti, nel 2016 equivale a quella di quasi 18 milioni di residenti. Tutto quello che è successo in questi anni, dai mercati mondiali alla globalizzazione, dunque, ha arricchito le persone più facoltose e svantaggiato quelle meno abbienti. Intanto i ceti medi ed elevati hanno visto il valore del proprio patrimonio diminuire del 15% circa: questi soggetti, infatti, hanno continuato a risparmiare, ma il valore delle loro case è continuato a scendere.