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Cgia, le Pmi rischiano fino a 122 controlli all’anno

Fra ispezioni del fisco, della contrattualistica e del settore amministrativo, le aziende possono subire ispezioni da 19 enti e agenzie diverse

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Per le piccole e medie imprese italiane sfuggire all’occhio del “grande fratello” è sempre più difficile. Ogni anno, infatti, ogni azienda rischia di essere sottoposta fino a 122 controlli, di varia natura. A fare i calcoli è stato l’Ufficio studi della Cgia, nell’ultimo aggiornamento della periodica elaborazione sui possibili check in cui una Pmi può incappare durante l’anno. Quelli più numerosi? Ovviamente i controlli del fisco: complessivamente possono arrivare a 30, tutti in capo a sei fra agenzie ed enti. Non sono pochi nemmeno quelli relativi all’area della contrattualistica: gli istituti e le agenzie interessate (quattro in totale) ne possono effettuare fino a 21. In terza posizione la sezione amministrativa, con 11 controlli che sono ad appannaggio di sette diversi enti e istituti. Complessivamente, gli istituti coinvolti nei controlli sono 19: alcuni di essi, infatti, effettuano verifiche in più aree. Per quanto riguarda gli ambiti più ispezionati, il vincitore indiscusso è il settore ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro: con i possibili 60 controlli che possono essere effettuati da 11 enti e istituti diversi, sbaraglia tutti i “concorrenti”.