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La Bce lascia invariati i tassi e conferma lo stop ai Qe

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è fiducioso sulla ripresa: l’Eurozona precede su un terreno di crescita solida

Come da attese, la Banca centrale europea, la Bce, ha deciso di lasciare invariati i tassi, perlomeno fino all’estate 2019 o comunque fino a quando sarà necessario per garantire che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine. Per i prossimi 12 mesi, dunque, il costo del denaro rimarrà uguale a oggi. Poi si vedrà. La Bce spiega che “i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%”.

Il Consiglio direttivo conferma, inoltre, che i quantitative easing o Qe, ossia gli acquisti netti di titoli, termineranno entro dicembre 2018. La Bce continuerà a effettuare acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro solo alla fine di settembre 2018. Dopo, il ritmo mensile degli acquisti netti di attività sarà ridotto a 15 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2018 e in seguito gli acquisti netti giungeranno a termine.

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi è fiducioso sulla ripresa. “Nonostante le incertezze sul commercio globale, i dati indicano che l’Eurozona precede su un terreno di crescita solida e diffusa” ha affermato.