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Bankitalia è il quarto detentore mondiale di oro, con 2.452 tonnellate

Solo il 44% delle riserve auree è conservato in Italia. Tutto il resto è suddiviso nei caveau di altre banche centrali per ragioni storiche e di sicurezza

Vi siete mai chiesti chi possiede il quantitativo più elevato di oro al mondo? Ve lo diciamo noi: è la Fed, la banca centrale degli Stati Uniti. Ma, forse un po’ a sorpresa, ai primi posti di questa speciale classifica troviamo anche Bankitalia: è il quarto detentore mondiale di riserve auree, appena dietro la Bundesbank, la banca centrale tedesca, seconda, e il Fondo monetario internazionale, terzo. Nel dettaglio, la Banca d’Italia possiede 2.452 tonnellate metriche di oro, di queste 4,1 tonnellate sono sotto forma di moneta (si tratta di 871.713 pezzi di moneta, il cosiddetto “oro monetato”) e le rimanenti sotto forma di lingotti (oltre 95.000 lingotti). Un vero e proprio tesoro che, stando all’ultimo bilancio dell’istituto, vale circa 85 miliardi di euro. L’ultima variazione quantitativa è avvenuta all’inizio del 1999 quando, per l’avvio dell’Unione economica e monetaria, Bankitalia conferì alla Bce 141 tonnellate del prezioso metallo.

Dove si trova l’oro di Bankitalia

Ma dove si trova fisicamente tutto l’oro posseduto da Bankitalia? Solo 1.100 tonnellate, poco più del 44%, sono conservate in Italia, a Palazzo Koch a Roma. Tutto il resto è suddiviso nei caveau di altre banche centrali: il 43,29% è negli Usa, il 6,09% in Svizzera, presso la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, e il 5,76% nel Regno Unito, presso la Banca d’Inghilterra. Le ragioni di questa particolare distribuzione sono due. La prima è di tipo storico, legata ai luoghi in cui l’oro fu acquistato. La seconda è strategia: la diversificazione è finalizzata alla minimizzazione dei rischi e dei costi di gestione.Del resto, tutto questo oro non serve per arricchire l’Italia, ma per difendere il patrimonio della Banca d’Italia e la stabilità dell’euro. Come specificato sul sito web dell’istituto, la gestione delle riserve auree è vincolata dall’articolo 31 dello Statuto dell’Eurosistema e contribuisce alla “solidità patrimoniale della Banca a fronte dei rischi cui questa è esposta nello svolgimento delle sue attività istituzionali”.