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Quel legame prezioso tra vino e arte contemporanea

Probabilmente ispirati dai cugini francesi, i signori del vino si sono trasformati in moderni Lorenzo de’ Medici

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Oltralpe da tempo si brinda “ad arte”: tra le etichette di vini e di bollicine, molti puntano su un mecenatismo più vivace e vicino ai gusti dei consumatori 30-40enni. Tradotto: contribuire alla tutela del patrimonio antico non è più di moda, meglio sposare la verve dell’arte contemporanea, sostenendo il lavoro dei creativi di oggi. Ruinart, la celebre maison di champagne, ne è un esempio. La prossima primavera sarà nuovamente presente al MiArt (13-15 aprile), la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, dove in passato ha già presentato con successo i raffinati lavori in vetro di Hubert Le Gall, le foto di Erwin Olaf, le sculture di Jaume Plensa. Tutte opere commissionate dalla maison, che sta costruendo così una sua importante collezione d’arte contemporanea.

Il mecenatismo di Antinori, Lunelli e Frescobaldi

Fino a poco tempo fa in Italia questa forma di mecenatismo era mero appannaggio dei marchi fashion (Trussardi, Prada, Maramotti, Furla, per citare i più noti), ma ora il settore dei vini sembra ricettivo e sensibile al tema. La famiglia Antinori ha appena commissionato al bravo e quotato Stefano Arienti un progetto in dialogo con un capolavoro della storia dell’arte: la lunetta raffigurante La resurrezione di Cristo realizzata agli inizi del ‘500 da Giovanni Della Robbia, il maestro indiscusso delle ceramiche smaltate, su commissione di Nicolò di Tommaso Antinori. La “lunetta Antinori”, che oggi è di proprietà del Museo di Brooklyn, torna dopo 500 anni a Firenze (al Museo Nazionale del Bargello, da questo mese e fino al prossimo 8 aprile) grazie al restauro sostenuto dalla famiglia Antinori: avrà come “compagna di stanza” la Scena Fissa di Arienti, ispirata all’opera rinascimentale per un intelligente dialogo tra antico e moderno. Arienti firma poi per la collezione di famiglia, conservata nell’avveniristica cantina nel Chianti, Altorilievo, installazione di 46 elementi, anch’essa ispirata ai personaggi creati da Della Robbia.

Antinori Art Project è il nome della piattaforma di ricerca dedicata alle arti del nostro tempo, strada percorsa anche da altri marchi del settore. La famiglia Lunelli, ad esempio, ha affidato all’estro di Armando Pomodoro le giganti sculture che accolgono il visitatore nelle cantine trentine del loro spumante Ferrari mentre Tiziana Frescobaldi da quattro anni ha rispolverato la tradizione di famiglia (i suoi avi commissionavano opere a Brunelleschi e Filippo Lippi) e indetto un premio per giovani fotografi o video-artist.

Credits Images:

Un'opera realizzata dal designer d'avanguardia Piet Hein Eek per la maison Ruinart