Madonna per la campagna Louis Vuitton

Nella guerra del lusso, quella che da giorni vede coinvolti Bernard Arnault, patron di LVMH e il gruppo Hermès, interviene un terzo attore. L’Amf (Autorité des marchés financiers), l’autorità francese che controlla i mercati finanziari, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla scalata di Arnault. L’obiettivo è verificare se, nelle operazioni che hanno permesso al numero uno di Louis Vuitton di entrare in possesso del 17,1% del gruppo Hermès, ci sia stata o meno violazione delle regole in tema di obbligo di comunicazioni al mercato.

L’Autorità dichiara che al momento “ha semplicemente stabilito che ci sono alcuni aspetti da chiarire” e ci tiene a sottolineare che ancora nessuna decisione è stata presa. L’indagine richiederà alcuni mesi.

Se a tal proposito nessuna dichiarazione ufficiale arriva da Hermès; il gruppo capitanato da Arnault esce, invece, allo scoperto dichiarando di apprezzare la decisione: “LVMH è convinto che l’inchiesta consentirà di stabilire che nell’effettuare le operazioni, come ha sempre affermato e contrariamente al processo alle intenzioni che alcuni hanno voluto fargli, sono state scrupolosamente rispettate le regole in vigore”.

E probabilmente alla fine l’Autorità non potrà fare altro che pronunciarsi in favore di Monsieur Arnault. Al momento, infatti, nella legislatura francese il conto delle quote di capitale detenute non prevede che si conteggino i prodotti derivati, i titoli non detenuti ma dei quali si potrebbe entrare in possesso alla scadenza dei contratti.