Maxi divertimento (in moto)

Manubrio largo, fianchi stretti, sella alta, sospensioni lunghe e carena zero: in una parola supermotard. Anzi maxi-motard perché i cuori delle moto testate questo mese sono due bicilindrici di grossa cubatura e di grande fama. La Ktm SMT ABS è equipaggiata dall’ottimo LC8 da 115 CV, mentre l’avversaria Ducati Hypermotard 1100 Evo SP gode del mitico Desmodue Evoluzione capace di 95 CV e ben 103 Nm di coppia. Ma all’italiana non serve nemmeno essere accesa per suscitare ammirazione, tanto è bella e curata. Ogni dettaglio costruttivo, dai cerchi Marchesini agli scarichi Termignoni, comunica grinta e sportività: la voglia di metterla subito alla prova è irrefrenabile. L’anteriore è rapido sia a prendere la corda, preciso come un bisturi, sia a puntare il cielo quando si spalanca il gas. A centro curva la stabilità è ottima così come la luce a terra ma in uscita bisogna fare attenzione a non perdere il posteriore, il bicilindrico desmodromico, infatti, è abbastanza dolce e progressivo ma la coppia è davvero tanta e arriva subito. Ad accoglierci sulla SMT c’è una posizione di guida molto naturale e i quasi 200 kg di massa non si sentono: ogni stile di guida è ben accetto. Si può trotterellare, perché le piccole modifiche al propulsore l’hanno reso molto più gestibile ai bassi regimi. Si possono macinare km perché il comfort di marcia è buono – anzi, ottimo se paragonato alla concorrente in oggetto – e il serbatoio da 19 litri garantisce l’autonomia necessaria. Si può, infine, andare davvero di fretta. La ciclistica è equilibrata e accetta di buon grado i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata. Il motore spinge davvero alla grande anche ai medi regimi. Ciliegina sulla torta è il nuovissimo sistema ABS Bosch 9.1: e sa meno di un chilo e si palesa in modo discreto solo quando ce n’è davvero bisogno.