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Gusto

Il Vinitaly fa tappa negli States

È partito il tour che porta l’eccellenza enologica italiana in giro per il mondo. Intanto il nostro paese riconquista la leadership nell’export di vino negli Stati Uniti

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É partito il Vinitaly World Tour 2010, la fiera che porta in giro per il mondo l’eccellenza enologica Made in Italy. Si tratta del tour promozionale per i vini, l’olio e i prodotti tipici di qualità italiani che da oltre dieci anni Vinitaly, rassegna leader mondiale del settore che ogni anno si svolge a Verona, organizza nelle più importanti piazze internazionali per facilitare lo scambio e la comunicazione tra i produttori italiani ed i protagonisti locali del settore: dagli USA alla Cina; dall’India alla Russia; fino al Giappone.Dopo il successo della prima tappa statunitense, ieri presso l’Eataly di New York, il mondo del vino italiano sarà in scena domani a Philadelphia e giovedì a Washington.Rinnovata, l’ottava edizione del Vinitaly United States Tour, incentra la propria attenzione su tre filoni: la formazione rivolta alle imprese; gli incontri B2B e la degustazione aperta ai consumatori (il cui ricavato sarà devoluto all’American Cancer Society).Il Vinitaly World Tour 2010 è partito con i migliori auspici, dato che, secondo quanto comunicato da Vinitaly, l’Italia nei primi sei mesi nel 2010 è tornata a essere il primo paese esportatore di vini verso gli Stati Uniti, sia in quantità che in valore, dopo un periodo di alternanza sul gradino più alto del podio con l’Australia“Nei primi sei mesi dell’anno – ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, organizzatore di Vinitaly, – negli USA l’Italia è tornata sul primo gradino del podio e ha esportato 1.082.990 ettolitri di vino per un valore di 521 milioni di dollari, con un aumento rispettivamente del 10,5% e dell’11,6% raggiungendo una quota di mercato del 32,5% fra i vini importati”.