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Lavoro

Sono le donne a guidare le aziende più affidabili

Se ai piani alti ci sono loro, le imprese sono commercialmente più sicure nel pagamento dei fornitori e nel rispetto delle varie scadenze. Quando la presenza femminile nel board scende sotto il 10%, aumenta invece il grado di rischio

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Le aziende più affidabili? Quelle guidate da donne. Se i capi sono per la maggior parte donne, infatti, l’impresa è solitamente più ligia agli impegni presi con i fornitori. È quanto dimostra una ricerca di Cribis D&B, che ha messo in correlazione la percentuale di donne che siede nei board delle aziende con l’affidabilità che le stesse realtà hanno nei confronti dei fornitori. E i risultati sono un inno al “girl power”. Il grado di affidabilità delle imprese arriva al 53% quando le donne nei cda sono la maggioranza (tra il 51 e il 75%), sfiora il 50% dove le quote rosa si attestano tra il 26 e il 50% e scende al 40% se queste rappresentano meno del 10% dei componenti. Nel business, quindi, il gentil sesso rispetta molto di più gli impegni finanziari rispetto ai colleghi uomini.Va meglio quindi al settore del commercio al dettaglio, dove quasi il 35% di imprese ha più della metà di donne nel board, seguito da quello dei servizi commerciali e alla persona (26%) e dell’agricoltura (14%). Meno affidabilità, invece, nei settori dell’edilizia, dell’industria e del commercio all’ingrosso, dove le imprese “rosa” non superano – rispettivamente – il 9%, l’8% e il 4%.Ma niente paura: le donne a capo di imprese con dipendenti sono aumentate di quasi 29 mila unità (pari all’8%, secondo i dati Confartigianato) negli ultimi cinque anni. Vi sono quindi buone possibilità che il trend possa continuare nei prossimi anni e coinvolgere in modo ampio tutti i settori. La speranza, inoltre, è che vengano coinvolte anche le imprese più grandi: quelle con presenza femminile maggiore del 50% sono soprattutto (nel 68% dei casi) ditte individuali.