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Lavoro

La rete dei manager

Gestire il curriculum e la reputazione on line attraverso il network professionale. Con 48 milioni di iscritti Linkedin rappresenta la community dedicata a dirigenti, imprenditori e analisti più numerosa al mondo. E in Italia, più che altrove, trova grandi consensi tra il gentil sesso. Kevin Eyres, managing director Europe della società, ne traccia le linee guida

E’ il network professionale più grande al mondo, 48 milioni di utenti per 200 Paesi, ripartiti in 170 settori lavorativi. Tra i suoi iscritti annovera personaggi del calibro di Barack Obama e Bill Gates, oltre che un numero considerevole di top manager provenienti da multinazionali come Ibm, Vodafone, Telecom Italia ed Ericsson. LinkedIn è on line dal 2002, da molto prima che Facebook o Twitter fossero anche solo concepiti. La sua filosofia, naturalmente, non ha niente a che vedere con i social network che ora spopolano per il web: essenziale, minimalista, rapida da caricare, è una piattaforma pensata per chi non ha troppo tempo di trastullarsi davanti al Pc. Ma il concetto di condivisione, di scambio e di creazione di nuovi contatti – connections, come si dice in casa LinkedIn – che si allargano tessendo una fitta rete di conoscenze, segue una logica simile. In Italia sono già 800 mila gli iscritti, e di questi 300 mila appartengono al gentil sesso. Kevin Eyres, managing director di LinkedIn Europe spiega le dinamiche di uno strumento sempre più diffuso tra i colletti bianchi ma non solo.

A quali scopi viene usato il network di LinkedIn?

Semplifichiamo la gestione della propria reputazione professionale on line, offriamo la possibilità di connettersi ad altri professionisti fidati e condividere informazioni con loro. Identificare nuove opportunità di lavoro e di crescita professionale è solo uno dei vantaggi che derivano dalla piattaforma. Mettendo l’utente in contatto con altri esperti del suo settore, il network garantisce accesso immediato alle loro competenze ed esperienze professionali. Questo rende più semplice trovare informazioni sulle best practice, sulle innovazioni e sulle notizie che possono aiutare un professionista a essere più incisivo e produttivo nel suo lavoro.

Quali sono i mercati che si espandono più velocemente e su quali state investendo?

Stiamo assistendo a significativi livelli di crescita in tutto il mondo. In Europa abbiamo recentemente superato gli 11 milioni di utenti, diventando il network professionale più grande del Vecchio continente. Anche altri mercati emergenti, come l’India, stanno contribuendo in modo significativo alla nostra crescita, ma l’Europa rappresenta ancora un focus strategico. Stiamo investendo per sviluppare i nostri servizi in diversi mercati, fra i quali l’Italia, e abbiamo lanciato le versioni locali del sito in francese, tedesco, spagnolo.

Il network è particolarmente apprezzato dalle donne italiane, che in percentuale sono le più entusiaste del mondo. A cosa è dovuta questa particolarità?

Abbiamo circa 300 mila utenti donne in Italia, su un totale di 800 mila utenti. Il networking professionale on line supera le tradizionali barriere nelle quali le professioniste rischiano di imbattersi sul lavoro e gli stereotipi che accompagnano la figura femminile in ufficio. E questa opportunità è particolarmente apprezzata dalle donne che lavorano da casa o che sono appena tornate alla professione dopo la maternità. Fra le funzionalità più gettonate di LinkedIn figurano gruppi di discussione specifici, come quelli dedicati alle donne impegnate nella propria crescita professionale o quelli dedicati a fornire consigli e idee per il proprio business.

Il layout piuttosto freddo dell’applicazione sembra non lasciare spazio per altri interessi al di fuori della sfera lavorativa…

Siamo un network per e di professionisti, consapevoli del fatto che i professionisti non sono mai stati così sotto pressione come oggi per dimostrarsi sempre più produttivi in un tempo limitato. Ecco perché abbiamo espressamente concepito LinkedIn perché possa funzionare come una piattaforma di facile utilizzo e in grado di offrire vero valore ai suoi utenti in modo efficiente. Altri network sono orientati agli aspetti sociali, ma questi aspetti non rientrano nel nostro approccio.

Tutti possono accedere al network di LinkedIn, anche inserendo informazioni false sul proprio curriculum. Esistono sistemi di controllo?

La risorsa più potente della quale LinkedIn dispone per controllare efficacemente la correttezza e la veridicità dei profili dei suoi utenti sono proprio gli oltre 48 milioni di membri della community. Se un utente vede qualcosa che non gli sembra corretto può inserire un contrassegno (flag) all’interno del profilo per il quale desidera richiedere ulteriori verifiche. Teniamo sempre in seria considerazione queste segnalazioni e disponiamo anche di programmi molto sofisticati che ci permettono di monitorare il nostro sito per individuare comportamenti sospetti o inusuali. Grazie a questi controlli possiamo garantire che i nostri utenti postano solo informazioni corrette sul loro profilo professionale, in caso contrario si troverebbero in una situazione davvero imbarazzante per loro.

Barack Obama e Bill Gates sono tra i nomi che figurano nel vostro network. Quali sono le connessioni e a che livello vengono create per avere reali opportunità di inserimento in nuove posizioni di lavoro?

Nella nostra community è possibile trovare professionisti a tutti i livelli di seniority e con le qualifiche più diverse, dal presidente al ceo fino ai livelli gerarchici via via inferiori in azienda. Circa metà dei nostri utenti sono decisori per l’azienda nella quale lavorano e contribuiscono a fare di LinkedIn il miglior posto dove entrare in contatto con i professionisti più influenti.

LINKEDIN IN NUMERI

48 milioni di utenti worldwide

11 milioni di utenti in europa

800 mila utenti in italia

300 mila utenti donne in italia

Credits Images:

Kevin Eyres, managing director LinkedIn Europe