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Lavoro

Generation gap, il 50% dei giovani non crede di poter guadagnare più dei genitori

I giovani italiani sono tra i più pessimisti d’Europa sulle proprie aspettative salariali. E il problema che quasi certamente avranno ragione

I giovani italiani sono tra i più pessimisti d’Europa sul proprio futuro. E in particolare sulle aspettative salariali: il 50% di loro infatti non crede di poter guadagnare più dei propri genitori. Anzi, secondo un’indagine di Monster, l’aspettativa parla di un guadagno «inferiore o molto inferiore» rispetto alle generazioni precedenti. Come la pensano i coetanei a livello globale? In Finlandia i pessimisti sono al 24%, in Francia al 27%, mentre negli Stati Uniti appena il 17%.

Un giovane su due non crede di poter guadagnare più dei genitori

Uno degli effetti deleteri d questo scoraggiamento è l’aumento del tasso di «mancata partecipazione» al lavoro (la quota di chi è disponibile a lavorare, ma non si muove in autonomia), cresciuto del 9,5% tra 2007 e il secondo trimestre 2017 fino al 26,1% odierno dei 25-34enni. «Andando più nell’ambito delle “cause vere” di questo pessimismo ci sono motivi strutturali e motivi contingenti», dice Vincenzo Galasso, professore alla Bocconi. «I motivi strutturali sono dati dal fatto che i giovani sono penalizzati da un mercato del lavoro rigido, che tende a rendergli degli outsider. Quanto alla congiuntura, i giovani sono i primi a soffrire della lentezza della ripresa».

Ma quanto guadagnano realmente i giovani? Secondo un’analisi svolta per il Sole 24 Ore da JobPricing, gli under 35 guadagnano in media 26.269 euro lordi l’anno, che sale a 30.496 euro lordi l’anno per i laureati. L’unico paragone disponibile è con una ricerca simile di Willis Towers Watson sui salari di ingresso in Europa: parliamo di 36mila euro lordi in Francia, 39.300 euro in Svezia e 46.800 euro in Germania.