L’inclusion secondo Warner Bros. Discovery

Continua l’impegno del gruppo che – in collaborazione con l’associazione Differenza Donna – porta avanti la campagna Educazione e Gender Gap. A fare da ambassador i talent dei suoi programmi. Obiettivo dichiarato: agire sulle radici educative e cognitive degli stereotipi di genere

L'inclusion secondo Warner Bros. DiscoveryI protagonisti del programma Cash or Trash, che hanno preso parte alla campagna

Se un’iniziativa è occasionale, non è impegno ma hobby: marketing si direbbe nel caso di un’azienda. Quello di Warner Bros. Discovery Italia (WBD) in tema di inclusività è invece oltre che una conferma addirittura una strategia, esterna come interna. Infatti, da diversi anni l’emanazione italiana del colosso dell’intrattenimento globale porta avanti politiche avanzate di responsabilità sociale, con un’attenzione particolare alla parità di genere, all’equità contrattuale e al benessere psico-fisico dei propri dipendenti.

Anche quest’anno l’impegno si rinnova con il prosieguo della campagna Educazione e Gender Gap in collaborazione con l’associazione Differenza Donna, che la sua azione ha acquisito nuova forza e rilevanza. Lanciata originariamente nel novembre 2023, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la campagna ha trovato nuova linfa nel 2025. A un mese esatto dall’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Warner Bros. Discovery ha deciso di proseguire fino a fine anno il progetto con un approccio strutturato, orientato non solo alla sensibilizzazione ma anche alla trasformazione culturale. Obiettivo: agire sulle radici educative e cognitive degli stereotipi di genere, sin dall’infanzia.

Nel corso dell’anno, grazie anche al supporto di partner e clienti commerciali che vorranno unirsi all’iniziativa, sono previste numerose azioni volte a costruire un futuro dove, sottolinea una nota del gruppo, «le differenze siano valorizzate e mai usate per ghettizzare, dove ogni persona possa vivere liberamente la propria identità, sia nel lavoro che nella vita privata. Ciò sarà possibile solo quando gli adulti si libereranno dagli stereotipi di genere per educare i propri figli e le proprie figlie libere e liberi da gabbie patriarcali». Le testimonianze raccolte da adulti e bambini nel corso della campagna raccontano una realtà ancora fortemente segnata da pregiudizi, talvolta inconsapevoli, spesso inconsci, che si manifestano con maggiore libertà “a telecamere spente”.

Un’immagine della campagna Educazione e Gender Gap promossa da Warner Bros. Discovery in collaborazione con l’associazione Differenza Donna

È proprio questa dissonanza che WBD ha voluto rendere visibile, creando un ponte tra sfera privata e comunicazione pubblica. A dare voce ufficiale alla campagna è stato Gabriele Corsi, conduttore televisivo del programma Don’t Forget The Lyrics su Nove e altri show di successo della rete, che ha interpretato il promo manifesto. Ma il progetto si è arricchito di molteplici contributi: da Katia Follesa a Francesco Panella fino ai protagonisti del programma Cash or Trash, numerosi sono stati i volti noti del gruppo che hanno condiviso esperienze personali legate agli stereotipi di genere nell’infanzia e nella carriera.

È un’operazione che intende andare oltre la narrazione “di facciata”. L’obiettivo non è solo educare i bambini, ma anche favorire una presa di coscienza nelle generazioni adulte, spesso inconsapevoli dei propri bias. In questo senso, il lavoro di WBD non si ferma alla comunicazione esterna: l’iniziativa rappresenta anche una piattaforma educativa per i lavoratori dell’azienda stessa. A tal proposito, spicca il progetto interno Brave Boys Club, un’iniziativa rivolta esclusivamente ai dipendenti uomini di WBD Italia, pensata per riflettere sul rapporto con le donne, sul linguaggio, sui comportamenti e sulle microaggressioni. Un’iniziativa unica nel panorama italiano e rarissima anche a livello internazionale.

La vera forza del gruppo risiede nella coerenza tra immagine e prassi organizzativa. Dall’unificazione delle politiche post-fusione tra Warner Bros e Discovery nel 2022, è emersa una volontà chiara: garantire uguaglianza di trattamento a prescindere dai diversi contratti in essere (commercio, videofonografico, industria), armonizzando le policy a beneficio di tutti. Tra le iniziative concrete: congedo parentale di sei mesi per i padri (di cui tre al 100% della retribuzione), riconoscimento del “genitore affettivo”, check-up medico gratuito per tutti i livelli aziendali, percorsi di educazione sanitaria legati a menopausa e aging, e servizi di supporto psicologico tramite la partnership con Optum. Politiche che dimostrano come l’inclusione si traduca anche in welfare intelligente e in una visione del benessere che integra salute, famiglia e carriera. La partecipazione al bando ministeriale Conciliamo, grazie al quale l’azienda ha ottenuto 500 mila euro da destinare al supporto dei lavoratori, è ulteriore testimonianza di una strategia volta a sostenere la genitorialità e a rimuovere ostacoli che spesso colpiscono in particolare le donne.

Va detto che, a livello globale, in seguito agli ordini esecutivi emessi dall’amministrazione Trump volti a eliminare i programmi DE&I nelle agenzie federali e a scoraggiare tali iniziative nel settore privato, anche WBD ha dovuto apportare modifiche significative alle sue politiche di Diversity, Equity e Inclusion. E lo ha fatto rinominando il proprio gruppo DEI e concentrandosi esclusivamente sull’“Inclusione”. In un memo interno, Asif Sadiq, Chief Inclusion Officer, e Jennifer Remling, Chief People & Culture Officer, hanno comunicato che «questo cambiamento allinea meglio il nostro linguaggio con il nostro focus all’interno dell’azienda, nel nostro settore e nei nostri contenuti», ribadendo tuttavia come i valori e gli impegni di WBD continuino a includere e a dare priorità a una narrazione inclusiva, a creare un team inclusivo, a offrire supporto a tutti i dipendenti, a investire nella formazione dei dipendenti, nonché a garantire una leadership inclusiva e a creare opportunità di selezione dei talenti attraverso programma coerenti.

In Italia, l’adattamento di queste strategie avviene in armonia con le specificità culturali, e trasmettendo i contenuti che si intendono far passare attraverso la campagna Educazione e Gender Gap, in virtù del fatto che l’integrazione culturale rimane sempre una scelta personale, ma l’equità di trattamento resta ancora per WBD un principio non negoziabile.

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