L’evoluzione corre veloce in Crédit Agricole Auto Bank

Dalla finanza alla mobilità sostenibile: Marcella Merli, alla guida della filiale tricolore, racconta come, tra partnership strategiche, digitalizzazione e nuovi modelli d’uso, la banca acceleri verso un futuro elettrico e flessibile

L'evoluzione corre veloce in Crédit Agricole Auto BankIn azienda dal 2009, Marcella Merli è Head of CA Auto Bank Italy da aprile 2023. Dal 2016 al 2020 è stata Head of Sales & Marketing del gruppo, poi Country manager della filiale belga e, dal 2022, anche di quella olandese

«Il 2024 è stato un anno di consolidamento e slancio, durante il quale abbiamo portato a compimento la nostra evoluzione in banca della mobilità indipendente e multimarca di livello europeo. Il 2025 è iniziato con la stessa spinta propulsiva. I risultati di questo primo semestre parlano da soli: impieghi per quasi 29 miliardi di euro e nuovi volumi finanziati per oltre 4,4 miliardi», con queste parole Marcella Merli, Head of CA Auto Bank Italy, commenta gli ottimi risultati ottenuti dall’azienda nei primi mesi di quest’anno.

Quali sono i principali driver che hanno sostenuto tale performance?
La nostra crescita si fonda su diversi driver di sviluppo. Da un lato, l’espansione del portafoglio di partnership strategiche, grazie ai nuovi accordi con marchi protagonisti dell’elettrico come BYD e Chery e al rinnovo della storica partnership con Erwin Hymer Group, leader nei veicoli ricreazionali. Dall’altro, la crescita continua di Drivalia, la nostra società di noleggio e mobilità, che quest’anno ha fatto il suo ingresso sul mercato tedesco e proseguito sulla strada dell’innovazione, lanciando nuovi prodotti di mobilità come Be Free 6×6, un abbonamento a medio termine che rappresenta un unicum nel settore. Inoltre, a giugno abbiamo emesso il nostro primo Green Bond da 500 milioni di euro, destinato a finanziare veicoli elettrici, che ha raccolto ordini per oltre 2 miliardi.

Mobilità sostenibile, Innovazione & Digitalizzazione, Ambiente, Persone: come concretizzate sul piano operativo i quattro pilastri del vostro Piano di sostenibilità?
Per noi l’Esg è un motore strategico, in linea con i valori del Gruppo Crédit Agricole. Il nostro impegno si è tradotto in azioni concrete in favore dell’ambiente e delle persone. Per esempio, abbiamo ampliato l’offerta di finanziamenti e noleggi per veicoli elettrici e ibridi, così da renderli più accessibili. La nostra ambizione è chiara: entro il 2026, più di un’auto nuova su due che finanzieremo in Europa sarà un modello BEV o PHEV, con una quota BEV del 35%. Siamo poi “nativi digitali” per vocazione: oggi, oltre il 90% dei nostri contratti a livello europeo è sottoscritto in digitale (il 98% in Italia). Inoltre, siamo implementando l’Open Banking in tutti i 19 Paesi in cui operiamo e stiamo esplorando concretamente il potenziale dell’Intelligenza Artificiale generativa in tutti gli ambiti del nostro business. Aggiungo che abbiamo avviato un piano per ridurre l’impronta di carbonio in tutte le nostre attività. Infine, investiamo su talento, formazione e benessere, come dimostrano i numerosi corsi di formazione aziendale e l’estensione a 28 giorni del congedo di paternità retribuito in tutti i nostri mercati.

Cosa frena gli italiani nel passaggio alla e-mobility?
Se a livello europeo, nel primo semestre il mercato delle immatricolazioni si è mantenuto stabile, nei Paesi del Sud Europa, invece, la transizione prosegue più lentamente: in Italia, in particolare, le immatricolazioni totali sono calate del 3,6% e la penetrazione di auto elettriche, pur cresciuta del 27,8%, resta ferma a poco più del 5% (fonte: Acea). Le barriere sono note: su tutte, costo d’acquisto e network di ricarica ancora limitata. Per questo agiamo su più fronti, in primis rendendo l’elettrico più accessibile con soluzioni finanziarie e di mobilità flessibili e vantaggiose. Inoltre, investiamo sulla rete infrastrutturale: entro il 2026, puntiamo ad avere 2.500 charging points proprietari in Europa. A ciò si aggiunge una componente culturale. In tal senso, le formule di noleggio di Drivalia permettono di provare un’auto elettrica senza l’impegno e gli oneri dell’acquisto.

Rent. Lease. Subscribe. Share: Drivalia incarna un nuovo paradigma di fruizione dell’auto. Cosa vi dicono i dati sull’accoglienza di queste formule in Europa e, nello specifico, in Italia?
Questi verbi rappresentano la sintesi operativa della strategia di Drivalia, che si traduce in una gamma completa di soluzioni, pensate per ogni esigenza di mobilità: dal noleggio a breve termine, al lungo termine, passando per formule in abbonamento e il car sharing elettrico. È la nostra risposta alla diffusione del trend della usership: l’accesso al servizio sostituisce il possesso. Drivalia è presente in 16 Paesi europei con oltre 200 mila veicoli e 800 Mobility Store elettrificati. Con il nostro ecosistema di formule, ci posizioniamo come architetti di questo nuovo paradigma, costruendo ogni giorno la mobilità del futuro.

A proposito di usership, è ormai una realtà consolidata o siamo ancora in una fase di transizione culturale?
È una realtà in piena accelerazione: sempre più clienti preferiscono accedere all’auto in modo flessibile, piuttosto che possederla. Questo vale soprattutto per le nuove generazioni, ma anche per chi cerca certezze in un contesto economico incerto. Tuttavia, la transizione non è conclusa: esistono ancora segmenti legati al modello tradizionale. Il nostro compito, con Drivalia, è rendere le soluzioni di usership sempre più attrattive, convenienti e smart.

State lavorando attivamente sul fronte della digitalizzazione: quali sono i prossimi step per completare la transizione?
Per noi la digitalizzazione non è un progetto a scadenza, ma un processo evolutivo costante. Come ricordavo prima, oltre il 90% dei contratti in Europa è firmato in digitale ma puntiamo al 100%, trasformando l’intero processo in un’esperienza completamente digitale. I benefici sono chiari: maggiore efficienza, impatto ambientale ridotto e una customer journey allineata alle aspettative di utenti sempre più digitali. Stiamo inoltre potenziando l’Open Banking per rendere l’accesso al credito sempre più rapido, facile e sicuro. In più, stiamo implementando l’AI generativa per creare soluzioni all’avanguardia, migliorando l’analisi del rischio, personalizzando le offerte e automatizzando i processi.

In che modo la digitalizzazione vi sta aiutando ad attrarre le nuove generazioni?
Le nuove generazioni si aspettano servizi immediati, intuitivi e accessibili dallo smartphone. Per questo abbiamo investito in un ecosistema digitale che rispecchi queste aspettative. In parallelo, collaboriamo con partner tecnologici e startup per introdurre soluzioni basate su AI e data analytics, capaci di anticipare i bisogni e personalizzare l’offerta. Un altro esempio è la piattaforma di Drivalia, Planet: un sistema digitale integrato, accessibile comodamente anche via app, che riunisce car sharing, noleggio a breve termine e abbonamenti. Questo è esattamente ciò che cerca un utente oggi: un unico punto di accesso per tutte le sue esigenze di mobilità, gestibile interamente da mobile.

Drivalia offre oggi soluzioni modulari, qual è il prodotto che sta mostrando le performance più interessanti e perché?
Le formule di abbonamento flessibile sono il segmento che sta mostrando un’evoluzione più dinamica e promettente. Basti pensare a prodotti iconici di Drivalia come CarCloud, il primo abbonamento mensile all’auto in Italia, fino al più recente Be Free 6×6. Sono la risposta perfetta all’incertezza del mercato. Questo non sminuisce il peso dei settori del noleggio a breve e a lungo termine, altrettanto importanti per Drivalia. In Italia, nel primo semestre 2025, il noleggio a lungo termine ha visto crescere i contratti stipulati del 6,6% (fonte: Unrae), e anche il noleggio a breve termine ha mostrato grande vitalità, con una crescita del 4,5% (fonte: Aniasa). Ma gli abbonamenti sono l’avanguardia della nostra strategia.

Cento anni fa nasceva Sava, cosa rappresenta per voi questo anniversario?
Sava – da cui CA Auto Bank discende in linea diretta – è stata la prima finanziaria auto italiana e tra le prime in Europa, nata per volontà dei fondatori della Fiat per democratizzare la mobilità. Da allora, abbiamo attraversato un secolo di trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche, rimanendo sempre fedeli alla nostra missione: rendere la mobilità accessibile a tutti. Oggi, con CA Auto Bank, portiamo avanti quell’eredità su scala europea. Il nostro payoff, The Mobility bank for a better planet, sintetizza questa evoluzione. Il centenario di Sava è un’occasione per riaffermare i nostri valori e il nostro impegno per il futuro. Guardiamo ai prossimi cento anni con entusiasmo, forti di una storia unica e di una visione chiara.


Questa intervista è stata pubblicata su Business People di settembre 2025, scarica il numero o abbonati qui

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata