Larry Ellison supera Elon Musk: ora è lui il più ricco del mondo

Il fondatore di Oracle conquista la vetta dei miliardari grazie a un'impennata record delle azioni, spinte dai contratti nell’intelligenza artificiale

© Photo by Anna Moneymaker/Getty Images

Cambio al vertice nella classifica dei miliardari. A guidarla, almeno per ora, non è più Elon Musk, ma Larry Ellison, 81 anni, cofondatore del colosso del software Oracle, con un patrimonio personale che ha raggiunto quota 393 miliardi di dollari.

Il sorpasso si deve a una straordinaria performance in Borsa: in appena 24 ore le azioni di Oracle sono salite di oltre il 40%, portando la capitalizzazione dell’azienda da 678 a 943 miliardi di dollari. Un balzo che ha generato il più grande incremento giornaliero mai registrato in una fortuna personale, secondo il Bloomberg Billionaire Index.

L’intelligenza artificiale spinge Oracle al vertice

A innescare la corsa degli investitori è stata la presentazione dei conti trimestrali e soprattutto l’annuncio di quattro contratti plurimiliardari firmati da Oracle nel solo ultimo trimestre. L’amministratrice delegata Safra Catz ha parlato di un “trimestre straordinario” e ha svelato che le prenotazioni (Rpo) sono salite a 455 miliardi di dollari, un balzo rispetto ai 138 miliardi del periodo precedente.

Il contratto più rilevante è quello siglato a luglio con OpenAI, che prevede la fornitura di 4,5 gigawatt di potenza di calcolo – l’equivalente di 30 miliardi di dollari l’anno – per alimentare i modelli di intelligenza artificiale sviluppati dalla società di ChatGpt. Un paradosso, considerando che lo stesso Musk cofondò OpenAI nel 2015 e tentò invano di riacquistarla nel febbraio scorso.

Dalla vela all’AI: l’incredibile parabola di Ellison

Larry Ellison detiene il 41,27% del capitale di Oracle, pari a 1,16 miliardi di azioni. Martedì sera il valore del suo pacchetto azionario era di 280 miliardi, saliti a oltre 380 miliardi il giorno dopo.

La sua storia personale è altrettanto sorprendente: nato a New York e adottato a 9 mesi dagli zii, Ellison ha fondato Oracle nel 1982 e, pur avendo lasciato il ruolo di amministratore delegato nel 2014, è rimasto in prima linea come Chief Technology Officer. È anche un appassionato velista e ha vinto due edizioni dell’America’s Cup, nel 2010 e nel 2013.

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Oracle registra un primo trimestre da record

I risultati finanziari del primo trimestre dell’anno fiscale 2026 confermano l’ottimo momento dell’azienda. Oracle ha registrato ricavi per 14,9 miliardi di dollari, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Il fatturato dai servizi cloud ha segnato un aumento del 28%, arrivando a 7,2 miliardi, mentre quello del comparto software è sceso leggermente a 5,7 miliardi.

Il reddito operativo è stato di 4,3 miliardi di dollari secondo i principi Gaap (Generally Accepted Accounting Principles) – ovvero gli standard contabili comunemente accettati negli Stati Uniti – e di 6,2 miliardi in modalità Non-Gaap, che esclude alcune voci straordinarie o non ricorrenti. L’utile netto si attesta a 2,9 miliardi (Gaap) e a 4,3 miliardi (Non-Gaap). Il dato più sorprendente è però l’incremento del 359% degli Rpo (Remaining Performance Obligations), ora a quota 455 miliardi di dollari, un dato che fa da solida base per le previsioni future.

Vola la divisione Cloud

Oracle prevede infatti di portare il fatturato della propria cloud infrastructure da 18 a 144 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, grazie anche al lancio imminente di nuovi servizi come l’Oracle AI Database, che integrerà direttamente i modelli linguistici più avanzati – da ChatGpt a Gemini, passando per Grok – all’interno dei database Oracle, rendendo l’intelligenza artificiale accessibile a migliaia di clienti aziendali.

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