Yoox tira dritto sul piano di ristrutturazione annunciato due settimane fa: saranno 211 i lavoratori licenziati in Italia, pari a circa un quinto dei dipendenti. È quanto emerso dal secondo incontro tra azienda e sindacati, alla presenza di Assolombarda e Confindustria. I rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno riferito che, anche in questa occasione, la società non ha chiarito alcuna reale apertura verso soluzioni alternative, come l’impiego degli ammortizzatori sociali, chiesti da tempo dai lavoratori.
La vertenza riguarda la rete italiana del gruppo Yoox Net-a-Porter, controllato da aprile 2025 dal gruppo tedesco LuxExperience, già proprietario del portale Mytheresa. L’azienda ha motivato i tagli con una forte contrazione del fatturato e perdite superiori a 2 miliardi di euro accumulate in due anni. Secondo i sindacati, però, la procedura di licenziamento collettivo è stata avviata senza un vero confronto con le parti sociali, nonostante precedenti rapporti attivi.
Sindacati compatti
I sindacati hanno ribadito la richiesta di ritiro del piano e l’apertura di un tavolo vero sulla crisi. In assenza di segnali positivi da parte dell’azienda, restano confermate le iniziative di protesta in corso e in programma. A Bentivoglio, nella sede logistica e commerciale del gruppo alle porte di Bologna, è in corso un presidio permanente con scioperi a rotazione. Nella sola area bolognese sono previsti oltre 130 licenziamenti, cui si aggiungono 30 esuberi nella sede di Zola Predosa e più di 40 a Milano.
Tavolo al Mimit il 23 settembre
Per il 17 settembre sono previsti scioperi completi nelle sedi di Zola Predosa e Milano, dove si terrà anche un presidio in piazza San Babila dalle 10 alle 12:40. Nella stessa giornata è convocato un incontro presso la Regione Emilia-Romagna per tentare un primo confronto istituzionale.
Un secondo tavolo è fissato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 23 settembre. Il ministro Adolfo Urso, nei giorni scorsi, aveva definito “inaccettabile” il piano di esuberi, annunciando l’intenzione di favorire una soluzione consensuale tra le parti.
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