Meta, aperta istruttoria per abuso di posizione dominante

Meta, aperta istruttoria per abuso di posizione dominante© Shutterstock

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha deliberato l’avvio di un procedimento istruttorio nei confronti del Gruppo Meta per presunto abuso di posizione dominante in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

L’Agcm, che ha agito “in stretta cooperazione con i competenti uffici della Commissione Europea”, accusa la capogruppo di realtà come Facebook, Instagram e WhatsApp di aver deciso di abbinare all’app WhatsApp il proprio servizio di intelligenza artificiale, denominato Meta AI, senza che gli utenti lo abbiano chiesto. Peraltro, si evidenzia in una nota dell’antitrust italiana, “Meta AI è stato posto sulla schermata in una posizione prominente e integrato nella barra di ricerca”.

Secondo l’autorità italiana, attraverso l’abbinamento di Meta AI con WhatsApp, “Meta appare in grado di trainare la propria base utenti nel nuovo mercato, non attraverso una concorrenza basata sui meriti, ma “imponendo” agli utenti la disponibilità dei due servizi distinti con potenziale pregiudizio dei servizi concorrenti”.

Secondo l’Agcm, esiste dunque il rischio che gli utenti possano restare “bloccati” o funzionalmente dipendenti da Meta AI anche perché tale servizio, utilizzando le informazioni fornite nel tempo, sarebbe in grado di dare risposte sempre più utili e rilevanti. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi della controllata italiana di Meta, Facebook Italy Srl, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

La posizione di Meta

“Offrire accesso gratuito alle nostre funzionalità di intelligenza artificiale su WhatsApp dà a milioni di italiani la possibilità di scegliere di usare l’IA in un ambiente che già conoscono, di cui si fidano e che comprendono”, ha commentato un portavoce Meta. “Stiamo collaborando pienamente con l’Autorità italiana garante della concorrenza”.

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