Business plan vincente: come realizzarlo passo dopo passo

Business plan vincente: come realizzarlo© Shutterstock

Un business plan, o piano aziendale, è uno strumento fondamentale per chi vuole avviare un’attività, attrarre investitori o migliorare la gestione interna. Si tratta di una mappa strategica che descrive obiettivi, strategie, mercato, organizzazione e finanze di un’impresa. Sapere cos’è è un conto, saperlo realizzare efficacemente è un altro.

Più è convincente, più si attira l’attenzione di istituti bancari, possibili collaboratori o imprenditori disposti a investire su eventuali progetti. Ecco perché è importante essere guidati e non lasciare nulla al caso. È una parte del lavoro a tutti gli effetti e merita molta attenzione.

Come si prepara un business plan

Il sommario esecutivo, o executive summar, è la prima voce , ma si stila alla fine perché racchiude in maniera sintetica, chiara e accattivante di cosa si sta parlando. Ecco perché deve spiegare le caratteristiche dell’azienda e cosa fa, qual è o quali sono i problemi che si risolvono attraverso questo progetto. Quali sono gli obiettivi chiave (vedi il fatturato, l’espansione e il lancio) e cosa si chiede (un finanziamento, una partnership o altro).

Perché sia funzionale e salti all’occhio è opportuno che non sia troppo lungo e che non faccia perdere l’attenzione. Meglio mantenerlo sotto le due pagine e farlo emergere rispetto a tutto il resto. Rappresenta una sorta di biglietto da visita e di sintesi delle proprie capacità di problem solving.

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Cosa deve contenere un business plan

Il business plan, subito dopo il sommario, deve descrivere l’azienda. Non vanno tralasciate la missione e la visione, la forma giuridica (se è una Srl, una ditta individuale, una S.p.A. o via dicendo). Deve contenere la data di fondazione e sede e, se c’è, la storia del progetto. Inoltre, vanno illustrati gli obiettivi a breve e a lungo termine, i punti di forza che distinguono questa determinata realtà.

Il business plan serve a mettere il luce l’identità e l’ambizione di un’azienda. Perché questo avvenga è necessario fare un’analisi del mercato in cui si opera: qual è la sua dimensione, se è in crescita o in calo, quali sono i trend, il target e i bisogni non soddisfatti. Il mercato, poi, va suddiviso peretà, genere, abitudini, geografia. Ed è bene servirsi di fonti affidabili, dati Istat, rapporti di settore e ricerche.

Fondamentale è analizzare e conoscere i competitor, sia diretti e indiretti. Vanno individuati il posizionamento, i prezzi, le strategie di marketing, i punti deboli e quelli di forza. Dopodiché bisogna capire e spiegare in che cosa la propria azienda di differenzia. Toccando argomenti quali il prezzo, la qualità, l’innovazione e il servizio offerti.

Gli strumenti utili per fare un business plan efficace

La chiamano Swaot analysis, sta per Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats – tradotto: Forze, Debolezze, Opportunità, Minacce –  ed è utile per fare una mappa del posizionamento. In questo frangente è necessario spiegare bene cosa si vende. Qual è il proprio prodotto/servizio, a quali bisogni risponde, quali vantaggi offre al cliente, come si differenzia rispetto a quanto offerto dalla concorrenza. Se il prodotto è fisico, è utile includere anche aspetti tecnici, brevetti, design e prototipi. Se è digitale, ci si deve concentrare sulle funzionalità chiave e sul modello di utilizzo.

Dopodiché arriva il momento del modello di business, come si guadagna. Se con la vendita diretta (B2C), gli abbonamenti (SaaS), l’intermediazione (commissioni), il freemium con upgrade a pagamento o con le pubblicità. Anche indicare i canali sono importanti: online, retail, agenti, franchising. È importante specificare bene le fonti di ricavo e la sostenibilità del modello.

Fondamentale, poi, è avere una strategia di marketing e vendita. Un buon prodotto non è sufficiente: devi saperlo vendere e avere chiaro come raggiungere il target, quali canali promozionali utilizzare fra social, SEO, influencer, eventi, Adv. Inoltre bisogna conoscere il proprio posizionamento di prezzo, se low-cost o premium, e gli obiettivi: se acquisizione clienti, awareness, lead generation. Per un buon business plan è consigliabile includere anche un piano di comunicazione e una strategia per fidelizzare i clienti.

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Organizzazione e squadra: i capisaldi

Gli investitori non guardano solo alle idee, ma anche alle persone. Ecco che presentare il team fondatore e i ruoli chiave, le competenze e l’esperienza rilevanti, la struttura organizzativa  e gli eventuali advisor, consulenti, soci strategici fa la differenza in termini di credibilità. Inoltre, se manca un ruolo importante, è importante specificare come si vuole sopperire al problema.

Le persone devono avere un piano operativo che spieghi quali sono le tempistiche, qual è la road map da seguire, quali sono le risorse necessarie, com’è organizzata la struttura logistica in termini di fornitori, produzione e distribuzione. Inoltre si devono prevedere i processi e le tecnologie da utilizzare. In sostanza, si deve spiegare come il sogno diventerà realtà, mostrarsi solidi e competenti.

Business plan e piano finanziario

E, a proposito di solidità e competenza, se si vuole aprire un’impresa non può mancare un piano finanziario. Deve mostrare che il progetto è sostenibile e può crescere. Per farlo deve comprendere un bilancio previsionale a tre o cinque anni; un conto economico con fatturato, costi e utile; lo stato patrimoniale; i flussi di cassa; il punto di pareggio; gli investimenti previsti e i fondi di finanziamento. In questa fase, servirsi di tabelle e grafici esplicativi può essere utile.

Se si cercano fondi, poi, si deve indicare l’importo che si vuole raggiungere, come verrà utilizzato, che ritorno è previsto, quali sono i tempi e le condizioni attese. Anche in questo caso, essere chiari nella richiesta dimostra preparazione e visione a lungo termine. In base alla situazione specifica, può essere necessario aggiungere eventuali documenti di supporto come i curriculula del team, prototipi, contratti o lettere d’intenti, ricerche di mercato e tabelle dettagliate.

Altri consigli utili

Perché un business plan sia efficace, dev’essere facile da leggere, ordinato, concreto, con dati reali e obiettivi misurabili, senza piani non realizzabili ma invece con solide basi. Inoltre deve essere coinvolgente e trasmettere passione.

Non è soltanto un documento da presentare agli investitori. Rappresenta una bussola per se stessi, per tenere la rotta, fare scelte consapevoli e misurare i risultati nel tempo. Senza è difficile andare alla deriva, non sapere dove ci si trova, quando e perché. In altre parole: si fallisce in breve tempo, forse ancora prima di cominciare.

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