Non sono più soltanto occhiali. Sono compagni intelligenti che vedono, ascoltano, registrano, suggeriscono. I nuovi AI glasses presentati da Meta e EssilorLuxottica al Meta Connect 2025 confermano una trasformazione profonda: quella dell’eyewear che diventa tecnologia da indossare ogni giorno, con naturalezza e stile.
I protagonisti della nuova collezione sono tre. Il più iconico, il più sportivo e il più futuristico. Ognuno con una propria identità, ma tutti accomunati da un obiettivo: rendere l’intelligenza artificiale personale accessibile e integrata nella vita quotidiana.
Ray-Ban Meta Gen 2: più stile, più potenza
I nuovi Ray-Ban Meta (Gen 2) rappresentano l’evoluzione di un prodotto che ha già ridefinito il concetto di smart glasses. Il design è quello inconfondibile di Ray-Ban, ma all’interno ci sono funzionalità avanzate, pensate per accompagnare ogni momento della giornata.
L’autonomia è stata raddoppiata rispetto al modello precedente, raggiungendo fino a 8 ore di utilizzo misto. La fotocamera ultra-wide da 12MP consente di registrare video in ultra-HD 3K, con immagini nitide e dettagliate. Anche l’audio si evolve: con la nuova funzione Conversation Focus, gli altoparlanti open-ear amplificano la voce dell’interlocutore, facilitando la comunicazione in ambienti affollati.
La collezione si arricchisce inoltre di nuove colorazioni stagionali in edizione limitata e della montatura Wayfarer Matte Transparent, con due varianti di lenti per adattarsi a ogni stile. I Ray-Ban Meta Gen 2 sono già disponibili su Ray-Ban.com e Meta.com a partire da 419 euro.
Oakley Meta Vanguard: performance a prova di AI
Pensati per lo sport e l’outdoor, i Oakley Meta Vanguard portano l’intelligenza artificiale nel mondo delle performance. Con una batteria da 9 ore di uso misto, sono pronti per affrontare una maratona, una granfondo o un allenamento in montagna. La fotocamera centrale da 12MP ha un campo visivo di 122 gradi e registra in video 3K con stabilizzazione, per immagini nitide anche in movimento.
Tra le novità ci sono le modalità video Hyperlapse e Slow Motion, integrate anche nei Ray-Ban Meta Gen 2 e negli Oakley Meta HSTN. I nuovi Vanguard sono inoltre i primi occhiali a integrare la funzione autocapture: una registrazione automatica che si attiva in base a parametri come distanza percorsa o accelerazione improvvisa, in collaborazione con Garmin e Strava.
Resistenti all’acqua e alla polvere con certificazione IP67, sono compatibili con le lenti intercambiabili Oakley PRIZM™ Shield. Gli altoparlanti open-ear, più potenti di 6 decibel rispetto al modello precedente, assicurano un suono nitido anche in condizioni estreme. Il prezzo? Sono stati presentati a 549 euro, con preordini già aperti.
Meta Ray-Ban Display con display a colori integrato
L’innovazione più visionaria arriva con i Meta Ray-Ban Display, primi occhiali dotati di display a colori integrato nella lente destra. Il piccolo schermo mostra notifiche, anteprime foto, indicazioni e contenuti generati dall’AI, in modo discreto e senza compromettere la visuale. La risoluzione, con 42 pixel per grado, è superiore a quella di qualunque visore VR consumer di Meta.
Ogni modello è abbinato alla nuova Meta Neural Band, un bracciale da polso che consente di controllare gli occhiali attraverso micromovimenti delle dita, grazie alla tecnologia di elettromiografia di superficie (sEMG). La batteria del bracciale dura fino a 18 ore e resiste all’acqua.
Il Meta Ray-Ban Display sarà disponibile dal 30 settembre negli Stati Uniti, e a partire dai primi mesi del 2026 anche in Italia, Francia, Canada e Gran Bretagna, al prezzo di 799 euro, bracciale incluso.
Accessibilità e inclusione
Oltre al design e alla tecnologia, gli AI glasses sono pensati anche per migliorare la qualità della vita. Sono già in uso da parte di persone non vedenti o ipovedenti, grazie alla possibilità di ascoltare descrizioni ambientali, leggere etichette o ricevere assistenza in tempo reale attraverso la collaborazione con la piattaforma Be My Eyes.
I VA Blind Rehabilitation Centers stanno distribuendo Ray-Ban Meta ai veterani con disabilità visive, e la Blinded Veterans Association sta sviluppando guide per agevolarne l’uso quotidiano. Un segno di come la tecnologia possa essere anche uno strumento di autonomia, connessione e inclusività.
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