Dai fondi per il 5xmille alle discussioni sui finanziamenti per il settore cinematografico, dalla proroga per gli alluvionati del Veneto a quella che verrebbe tolta ai terremotati de L’Aquila. Ecco le principali novità del decreto di fine anno che prevede novità anche per l’editoria, le reti Wi-Fi e Pompei
Viale Mazzini chiude il 2010 con un rosso che ammonta a 108 milioni di euro. Per il 2011 il canone arriva a 110,5 euro
E i più morosi sono proprio i grandi gruppi (87%). Secondo i dati raccolti tra luglio e settembre la quota delle aziende ritardatarie è aumentata dell'1% rispetto al trimestre precedente e del 6% sullo stesso periodo dell'anno scorso
La top model inglese è il nuovo volto del brand italiano di abbigliamento. Succede a Vanessa Hessler
Dopo aver contattato i dirigenti del portale Baidu.com, il fondatore del social network più famoso al mondo ha fatto vista ai responsabili di Sina.com, un altro dei più importanti siti Internet cinesi. L’obiettivo? Capire la cultura e la mentalità cinese che conta 420 milioni di internauti
Niente pay tv per la partita principe del turno del mercoledì. Al biscione anche i diritti esclusivi dell’intera Europa League. A bocca asciutta la Rai
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto di fine anno, per gli alluvionati veneti i versamenti fiscali slittano al 30 giugno 2011. Dei 400 milioni per il 5x1000, 100 saranno destinati alla Sla. Soldi anche per il cinema, con l’aumento di un euro del prezzo del biglietto smentito dal ministro Bondi. Ecco i provvedimenti principali
Chiamato a pronunciarsi sulla legittimità dell’ingresso dell’emittente satellitare sul digitale terrestre non si esprime. La richiesta di parere è troppo generica
La Guardia di Finanza ha eseguito una confisca preventiva nei confronti di sei istituti di credito per tutelare da eventuali perdite la Regione Toscana e alcuni comuni tra cui quello di Firenze. Indagati per truffa aggravata alcuni dipendenti e consulenti esterni
La proposta dell’Autorità delle telecomunicazioni Usa potrebbe mettere fine alla net-neutrality. Gli operatori potrebbero gestire la rapidità di connessione in base ai servizi fruiti dagli utenti