Dopo mesi di tensioni e trattative, la Rai e il Comune di Sanremo hanno trovato l’accordo: il Festival della Canzone Italiana resta nella città ligure, nel suo storico teatro Ariston. Una fumata bianca attesa da molti ma tutt’altro che scontata, considerando che per la prima volta dopo 75 anni l’organizzazione della kermesse è stata messa a bando pubblico, in seguito alla sentenza del Tar Liguria confermata dal Consiglio di Stato.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’accordo prevede una durata di tre anni, con opzione per altri due. I dettagli non sono stati resi pubblici, ma il contratto sarà oggetto di esame da parte del Cda Rai a metà settembre e dovrà ricevere l’approvazione della giunta comunale di Sanremo.
Rai: l’accordo con il Comune per il Festival di Sanremo
L’ipotesi di un trasloco del Festival aveva cominciato a farsi strada già a dicembre scorso. Con la fine degli affidamenti diretti alla Rai, il Comune di Sanremo ha predisposto un bando con condizioni stringenti: base d’asta di 6,5 milioni di euro a edizione, una clausola anti-flop (pena la rescissione dell’accordo se gli ascolti calassero di oltre il 15% rispetto alla media degli ultimi cinque anni) e l’1% degli introiti pubblicitari da versare nelle casse comunali.
Nonostante l’interesse iniziale di Warner Bros. Discovery e le dichiarazioni benevole di Pier Silvio Berlusconi a nome di Mediaset, alla fine l’unica proposta concreta è arrivata da Viale Mazzini. Ma nemmeno questo, si evidenzia sul quotidiano, ha risolto tutto: si è infatti aperto un duro scontro sulla titolarità del format, con la Rai determinata a difendere il proprio ruolo e il Comune fermo nel rivendicare la proprietà del marchio.
L’accordo finale ha stabilito che il marchio ‘Festival della Canzone Italiana’ resterà di proprietà del Comune, mentre la Rai ha ottenuto ampie garanzie sulla gestione del format. Si è trattato di un compromesso raggiunto ad agosto dopo due giorni di confronto serrato, come riferito dalla stessa Rai, che ha parlato di un “proficuo e intenso lavoro”.
Ma la vicenda non è ancora chiusa. La società Just Entertainment, che aveva sollevato la questione legale, ha presentato ricorso contro il bando. Il Tar Liguria ha respinto la richiesta cautelare ma la decisione di merito è attesa per il 17 ottobre.
Conti al timone, date riviste per non sovrapporsi le Olimpiadi
Il prossimo Festival sarà affidato a Carlo Conti, che vestirà i panni sia di direttore artistico che di conduttore. Le date sono già fissate: si andrà in scena dal 24 al 28 febbraio 2026, leggermente più tardi rispetto alla tradizione per evitare sovrapposizioni con le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina.
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