Sixth Street rileva il 38% di Sorgenia, valutata oltre 4 miliardi

Il fondo statunitense rileva una quota consideravole del gruppo, che acquisisce e integra nel proprio perimetro le attività green di F2i e punta a diventare leader europeo nella transizione

Sixth Street rileva il 38% di Sorgenia, valutata oltre 4 miliardi

Con l’ingresso di Sixth Street in Sorgenia, si consolida uno dei più ambiziosi progetti industriali italiani nel settore dell’energia. Il fondo americano ha acquisito il 38% del capitale del gruppo, rilevando la partecipazione del fondo Asterion, mentre F2i rafforza la propria posizione di controllo salendo al 62%. L’operazione attribuisce a Sorgenia un valore superiore ai 4 miliardi di euro ed è soggetta alle consuete approvazioni regolatorie.

Un polo integrato per le rinnovabili

A rendere ancora più rilevante l’accordo è il contemporaneo conferimento in Sorgenia di EF Solare, Renovalia e Renovalia Tramontana, società attive nella generazione di energia solare ed eolica in Italia e Spagna, precedentemente controllate da F2i. Obiettivo dichiarato: creare una delle principali piattaforme italiane nella transizione energetica.

Il nuovo perimetro industriale del gruppo vanta una capacità installata pari a 1.700 MW, con progetti già in sviluppo per ulteriori 5.000 MW. A questo portafoglio di impianti rinnovabili si aggiungono circa 4.400 MW di centrali alimentate a gas, considerate infrastrutture essenziali per garantire la stabilità del sistema elettrico durante la fase di transizione.

Sorgenia si propone come uno dei principali operatori europei del settore, grazie a un mix di impianti fotovoltaici, eolici, a biomasse e idroelettrici, un’offerta energetica rivolta a oltre un milione di clienti che include anche gas, connettività in fibra e tecnologie verdi.

Ravanelli: «Sorgenia al centro della crescita internazionale»

L’operazione è stata commentata con soddisfazione dall’amministratore delegato di F2i, Renato Ravanelli, che ha sottolineato come la partnership con Sixth Street rappresenti “un ulteriore passo nella crescita, anche internazionale, di Sorgenia, che diventa un potenziale polo per nuove aggregazioni industriali”. Parole a cui si è unito Richard Sberlati, partner di Sixth Street, definendo l’investimento come “un’operazione di trasformazione” che consolida Sorgenia tra le principali piattaforme europee di infrastrutture energetiche.

Sixth Street e F2i: due giganti della finanza

Il fondo statunitense Sixth Street gestisce oltre 115 miliardi di dollari in asset e capitale impegnato. Fondato nel 2009, conta più di 650 dipendenti, di cui oltre 280 professionisti dedicati agli investimenti, distribuiti in tutto il mondo.

Dal canto suo, F2i è il più grande gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, con circa 8,3 miliardi di euro in gestione tra equity e debito. Le sue partecipate operano in sei settori strategici: trasporti, energia, economia circolare, telecomunicazioni, sanità e reti di distribuzione. L’ecosistema F2i impiega circa 22.000 persone, fornendo servizi essenziali a milioni di cittadini.

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