A una settimana dalla chiusura dell’Opas lanciata da Mps su Mediobanca, e con una partecipazione già salita al 62,53%, arriva la mossa dell’amministratore delegato Alberto Nagel, che ha deciso di alleggerire il proprio pacchetto azionario. Secondo quanto riportato dai quotidiani la Repubblica e il Corriere della Sera, il manager, alla guida di Piazzetta Cuccia da oltre vent’anni, ha venduto un milione di azioni sul mercato, con un incasso di 22,08 milioni di euro, al prezzo medio di 22,08 euro per azione.
Si tratta solo di una parte dei 3,22 milioni di titoli ricevuti nel tempo attraverso piani di incentivazione e compensi variabili. Ai valori di mercato attuali, Nagel mantiene ancora un pacchetto azionario dal valore stimato di circa 50 milioni di euro.
Con lui sono tornati a vendere anche altri top manager dell’istituto. Il vice direttore generale Francesco Saverio Vinci, da sempre suo braccio destro, ha ceduto 400 mila azioni per 8,84 milioni di euro, circa un terzo della sua quota complessiva. Il presidente Renato Pagliaro ha invece venduto altre 100 mila azioni per 2,2 milioni di euro, dopo averne già cedute 200 mila pochi giorni prima.
Un cambio di guida imminente
Le mosse dei vertici di Mediobanca arrivano in un momento di massima incertezza sulla futura governance dell’istituto. Il Cda è atteso domani per l’approvazione del bilancio 2024-2025, ma soprattutto per la decisione di rimettere le deleghe, aprendo così la strada a un ricambio completo previsto per l’assemblea del 28 ottobre. In quell’occasione, sarà nominato il nuovo consiglio d’amministrazione che dovrebbe passare da 15 a 9 membri, con l’inserimento nella lista di Sabrina Pucci e Sandro Panizza, già consiglieri in quota Delfin.
Nel frattempo, Mps si sta già preparando a definire i futuri equilibri di Mediobanca. La riunione odierna del Comitato Nomine dell’istituto toscano dovrebbe affidare a Korn Ferry il compito di selezionare i nuovi vertici, in particolare il futuro amministratore delegato. Tra i criteri di ricerca, l’esperienza nel corporate e investment banking e un profilo internazionale, anche se la prospettiva che Mediobanca diventi una divisione interna del gruppo rende più difficile attrarre candidati di alto profilo.
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