Kering, utili dimezzati. Da settembre la guida passa a de Meo

Il colosso francese del lusso vede crollare Gucci e frena in Asia ed Europa. Crescono Bottega Veneta, le attività di occhiali e la cosmetica

Kering, utili dimezzati. Da settembre la guida passa a de Meo© Shutterstock

Nel primo semestre 2025 Kering ha registrato risultati in netto calo, chiudendo con 474 milioni di euro di utile netto, in flessione del 46% rispetto ai 878 milioni dello stesso periodo del 2024. Il fatturato è sceso del 16% a 7,6 miliardi, mentre l’utile operativo ricorrente è diminuito del 39% a 969 milioni di euro, con un margine operativo al 12,8%

A pesare maggiormente è stato l’andamento di Gucci, che ha visto i ricavi ridursi del 26% a 3 miliardi, penalizzata da un crollo del 42% del canale wholesale e da un calo del 24% nella rete retail. L’utile operativo della maison si è attestato a 486 milioni, con un margine del 16% in calo di 8,7 punti. Yves Saint Laurent ha segnato 1,3 miliardi di ricavi (-11%) e un margine operativo del 20,4% (-1,6 punti).

In controtendenza Bottega Veneta, che ha messo a segno un aumento dell’1% a 846 milioni con margine in miglioramento al 15%. Le altre maison hanno totalizzato 1,5 miliardi (-15%), con un risultato operativo negativo per 29 milioni. Positivo invece il contributo di Kering Eyewear e Kering Beauté, che hanno generato complessivamente 1,1 miliardi di ricavi e 126 milioni di utile operativo (+25%).

Il peso del secondo trimestre e l’attesa per Luca de Meo

Il secondo trimestre ha confermato la difficoltà del gruppo, con ricavi pari a 3,7 miliardi (-18%). Nord America e Asia-Pacifico hanno mostrato un lieve miglioramento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, mentre Europa occidentale e Giappone hanno rallentato, complice la debolezza del turismo.

Il presidente François-Henri Pinault ha sottolineato come il gruppo abbia avviato una profonda riorganizzazione della struttura distributiva e dei costi per rafforzare le basi finanziarie in un contesto di mercato complesso.

Grande attesa ora per l’arrivo di Luca de Meo, che dal 15 settembre assumerà ufficialmente il ruolo di Ceo. Il manager italiano ha già incontrato diversi stakeholder e, secondo il vice Ceo JeanMarc Duplaix, avrà il tempo di definire la propria strategia prima di presentarla al mercato. “Ci aspettiamo che questo avvenga nel 2026, per dargli modo di impostare la sua roadmap”, ha dichiarato Duplaix.

Nel frattempo, il titolo Kering a Parigi resta sotto pressione, con un calo del 9,4% da inizio anno e del 24% negli ultimi dodici mesi.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata