BBVA rilancia su Sabadell, ma il mercato vuole di più

Al via l’Opa del gruppo spagnolo, ma gli analisti giudicano il prezzo troppo basso. E il governo cerca di rallentare l’operazione

BBVA rilancia su Sabadell, ma il mercato vuole di più© Photo by Cristina Arias/Cover/Getty Images)

È ufficialmente partita l’Opa di BBVA su Banco Sabadell, un’operazione complessa che arriva dopo 16 mesi di preparativi e che potrebbe ridefinire gli equilibri del settore bancario spagnolo. Il prospetto informativo ha ottenuto il via libera della Consob spagnola (CNMV) e l’offerta resterà aperta fino al 7 ottobre, con la possibilità per BBVA di estendere il periodo fino a un massimo di 70 giorni.

L’offerta prevede il cambio di 5,5483 azioni di Sabadell con una azione BBVA, accompagnata da un pagamento in contanti di 0,70 euro. Una formula che combina la partecipazione futura nella banca basca con un immediato ritorno liquido.

Un’offerta che non convince il mercato

Secondo diversi analisti, l’operazione difficilmente andrà in porto senza un adeguato ritocco del prezzo. Attualmente l’offerta presenta uno sconto di circa il 10% rispetto alle quotazioni di mercato, il che implica che BBVA dovrebbe aggiungere almeno 1,7 miliardi di euro per rendere la proposta competitiva. Non mancano le risorse per un rilancio, ma il nodo resta l’impatto sull’utile per azione (Eps) della nuova entità combinata, soprattutto in uno scenario segnato dallo stop imposto dal governo alla fusione tra le due banche per almeno tre anni, estendibili a cinque.

La contromossa di Sabadell

A complicare ulteriormente l’esito dell’Opa è arrivata la mossa di Sabadell, che ha venduto la sua controllata britannica TSB al gruppo Santander per 3 miliardi di euro, destinando una parte rilevante del ricavato a un maxi-dividendo per gli azionisti previsto nel 2026. Un elemento che potrebbe rendere più appetibile la permanenza nel capitale di Sabadell piuttosto che aderire all’offerta.

Sul fronte politico, BBVA ha scelto di sfidare apertamente il governo spagnolo, che ha espresso netta contrarietà alla fusione e ne ha ostacolato la realizzazione. La banca ha addirittura portato la questione in tribunale, decisa a non rinunciare a un’operazione che le consentirebbe di diventare il secondo gruppo bancario in Spagna, dietro CaixaBank e davanti a Santander.

Gli incontri con gli azionisti

Nel frattempo, BBVA ha avviato più di dieci incontri con gli azionisti di Sabadell in diverse regioni, tra cui Catalogna, Comunità Valenciana, Paesi Baschi, Madrid e Asturie. L’obiettivo è chiarire ogni aspetto dell’Opa: dai dettagli del canje alle tempistiche, dalle condizioni alle implicazioni strategiche. Le riunioni servono anche per illustrare i benefici attesi dalla fusione, come una maggiore efficienza, la diversificazione dei prodotti e una più ampia presenza internazionale.

La soglia decisiva: oltre il 50% per cambiare rotta

Sebbene la CNMV abbia stabilito che l’Opa sarà valida con il consenso del 30% del capitale, BBVA ha fatto sapere di voler superare il 50% più un’azione. Per raggiungere questa soglia, tuttavia, un aumento del prezzo potrebbe rivelarsi inevitabile, nonostante il presidente Carlos Torres Vila non preveda questa ipotesi. Ma, come insegna la recente storia delle Ops italiane, i rilanci non sono esclusi.

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