© ShutterstockL’accordo IP-Socar pare sia stato raggiunto. Il gruppo petrolifero Italiana Petroli verrà venduto a una società del settore di proprietà dello Stato azero.
Era da diverso tempo che IP cercava un acquirente, e secondo le ricostruzioni della stampa l’operazione riguarderebbe il 100% delle azioni, per circa 3 miliardi di euro.
I dettagli dell’accordo sono ancora da definire
IP non ha ancora comunicato ufficialmente i termini dell’intesa raggiunta con Socar, ma ha provveduto a diramare una comunicazione interna ai dipendenti. Ha fatto sapere che saranno garantite la continuità aziendale e l’occupazione di tutti.
La vendita non è ancora formalizzata, e in ogni caso sarà sottoposta alla normativa del Golden Power, cioè all’autorizzazione del Governo italian che ha il potere di cambiare o bloccare del tutto le operazioni di mercato in settori considerati strategici, come proprio l’energia. Si tratta di uno strumento che ha già creato non pochi colpi di scena in altre operazioni. Ne sa qualcosa Unicredit, per esempio, la banca diretta da Andrea Orcel.
La storia di IP, fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana
IP, se tutto va come previsto, sta per essere venduta a Socar. Si tratta di una storica società di raffinazione con sede a Falconara Marittima, nelle Marche, ed è di proprietà della famiglia di industriali Brachetti Peretti. È anche una delle poche rimaste completamente sotto il controllo italiano, dopo che lo scorso anno anche la famiglia Moratti ha deciso di cedere le sue quote nella società petrolifera Saras a un gruppo con sede in Olanda.
L’azienda ha due raffinerie in Italia, gestisce una rete di circa 4.500 stazioni di servizio e ha 1.500 dipendenti. Nell’accordo è previsto che quanto svolto sinora, in termini di solidità occupazionale, non venga buttato al vento. Si parla di proseguire e di ingrandirsi, rispettando la tradizione di una realtà che ha fatto la storia del Paese.
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