Oltre 770mila richieste di prestito: ceto medio sempre più indebitato

L’importo medio richiesto supera i 10.400 euro, in aumento rispetto all’anno scorso. Sempre più diffusi anche i prestiti per spese mediche

Oltre 770mila richieste di prestito: ceto medio sempre più indebitato© Shutterstock

Negli ultimi dodici mesi, più di 770.000 italiani si sono rivolti a una finanziaria per ottenere un prestito personale. A guidare la domanda è il bisogno di liquidità immediata, seguito dall’acquisto di auto usate e dal consolidamento dei debiti. Una fotografia dettagliata arriva dall’Osservatorio congiunto Facile.it-Prestiti.it, che conferma una tendenza ormai consolidata: il ceto medio italiano si indebita sempre di più, anche per spese quotidiane o essenziali.

Aumentano gli importi e cambia il profilo del richiedente

Nel periodo compreso tra settembre 2023 e agosto 2025, l’importo medio richiesto è stato pari a 10.436,68 euro, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. La restituzione avviene in 63 rate da 194 euro ciascuna. Il richiedente tipo ha 43 anni e, nel 70% dei casi, è un uomo.

Secondo gli esperti, questa evoluzione è legata non solo al calo del potere d’acquisto, ma anche a un cambiamento culturale: il credito al consumo non è più visto come un tabù, bensì come uno strumento utile alla gestione delle finanze familiari. Un dato confermato anche da Assofin, secondo cui l’erogato per prestiti personali è passato da 26 miliardi di euro nel 2023 a 29,2 miliardi nel 2024.

Il prestito sanitario vale già il 5% del totale

Tra le tendenze più significative emerge la crescita dei prestiti legati alla salute. Solo nei primi otto mesi del 2025, la richiesta media per spese mediche ha superato i 5.867 euro, con una durata di rimborso pari a 53 rate. In questo segmento, l’età media del richiedente è 48 anni e, a differenza del mercato generale, ben il 44% dei richiedenti è donna.

Questi prestiti rappresentano oggi il 5% del totale, in netto aumento rispetto al 3,5% del 2017 e al 4% pre-Covid, segno che la sanità privata incide sempre più nei bilanci delle famiglie.

La prima motivazione? Ottenere liquidità

Nel 32% dei casi, i prestiti richiesti non sono finalizzati a un acquisto specifico, ma servono semplicemente per ottenere liquidità da impiegare in spese varie. Seguono l’acquisto di auto usate (17,3%) e il consolidamento dei debiti (17,2%), ossia la possibilità di unificare le rate in un’unica scadenza e, se necessario, rinegoziare l’importo del finanziamento. Appena fuori dal podio, le richieste per ristrutturare casa (12%).

Con un mercato in forte crescita – si parla di un +13% anno su anno – non mancano i rischi. Secondo un’indagine condotta da mUp Research per Facile.it, nel 2024 sono stati 894.000 gli italiani truffati o vittime di un tentativo di frode mentre cercavano un finanziamento.

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