Milano Fashion Week, Capasa: “Il sistema moda scende a 92 miliardi di euro”

Milano Fashion Week, Capasa: "Il sistema moda scende a 92 miliardi di euro"© Shutterstock

La Milano Fashion Week è iniziata e, come tutti gli anni, è fra gli eventi più attesi: ad aprire le danze è stato Carlo Capasa che, in veste del presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha posto l’attenzione su un dettaglio non di poco conto che riguarda il settore.

“I primi mesi del 2025 sono stati complessi – ha spiegato -Il sistema moda allargato, comprensivo di occhialeria, gioielli e cosmetica, è sceso da 100 a 92 miliardi. E dovrebbe chiudere l’anno in calo del 3-4%“. Il suo è un quadro su una crisi che non accenna a rientrare. Si è registrato un calo anche nell’export, con un -5,5% nei primi cinque mesi del 2025, mentre aumentano le importazioni, soprattutto dalla Cina.

L’analisi di Carlo Capasa

“C’è un’invasione nei nostri mercati di prodotti di ultra fast-fashion, tutti ispirati alle nostre idee. Per questo dobbiamo riportare al centro la creatività, con i tanti giovani che partecipano alla settimana della moda, ma anche con i brand che stanno ridando energia al settore”, ha aggiunto, alla Milano Fashion Week, Carlo Capasa.

Inoltre, stando ai Fashion Economic Trends di Cnmi, emerge che nel primo semestre dell’anno in corso il fatturato dell’industria della moda italiana si è ridotto del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. In calo è stato attestato sia nei settori core – tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature (-4,5%) – che in quelli collegati come gioielleria, occhialeria e beauty (-3,5%).

I prezzi industriali mostrano segnali di stabilizzazione nei comparti tradizionali, mentre aumentano nella cosmesi (+3,2%) e nella gioielleria (+9,1%). Al consumo, invece, l’aumento è irrisorio, sotto il punto percentuale per abbigliamento e calzature e inferiore all’inflazione generale (+1,8%).

Le vendite al dettaglio non vanno meglio: l’abbigliamento ha registrato un -0,6% e le calzature un -1,7%. Il clima di fiducia delle famiglie si è deteriorato a partire dal mese di marzo e i dazi Usa non rendono più semplice la situazione. pienamente in vigore.

Infine, il saldo commerciale è positivo per 12 miliardi di euro nei primi cinque mesi, ma è in calo rispetto al 2024. Secondo le stime, l’industria chiuderà l’anno a quota 92,4 miliardi, arretrando di oltre tre punti percentuali.

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